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Efficacia della supplementazione con zinco in caso di stomatiti

13 Ottobre 2021

La stomatite aftosa ricorrente, nota anche come ulcera aftosa ricorrente, è una malattia ulcerosa dolorosa della mucosa orale di eziologia poco chiara, ma molto diffusa tra la popolazione. l tasso di recidiva è variabile, ma la maggior parte delle persone che ne soffre riferisce almeno un episodio ogni 1-4 mesi.

Le attuali strategie di gestione includono l'uso di vari agenti topici come corticosteroidi, antibiotici, analgesici e prodotti a base di erbe che mirano principalmente ad alleviare il dolore e ridurre la durata delle ulcere, mentre c'è un urgente bisogno di agenti terapeutici alternativi che non solo riducano i sintomi, ma prevengano o riducano anche la frequenza di attacchi futuri.

Negli ultimi due decenni, l'uso della supplementazione di zinco nella gestione di varie malattie infiammatorie, inclusa questa, ha riscosso molto interesse poiché svolge un ruolo cruciale nella differenziazione, crescita e rigenerazione delle cellule e nella guarigione delle ferite. Non solo: lo zinco entra in gioco nella regolazione del sistema immunitario, inibendo l'attività delle cellule T helper-17, sopprimendo la produzione di citochine infiammatorie, diminuendo la chemiotassi dei neutrofili e sottoregolando l'espressione del recettore Toll-like-2 nei cheratinociti.

Fino a oggi, nel complesso, i risultati dei numerosi studi già presenti in letteratura hanno mostrato effetti positivi dell'integrazione orale di zinco su segni e sintomi in pazienti con questo tipo di stomatite senza effetti collaterali o con effetti minimi.

La maggior parte degli studi ha, inoltre, riportato una maggiore efficacia dell'integrazione di zinco nel ridurre i tassi di recidiva rispetto ai controlli. Una metanalisi molto recente di 19 studi caso-controllo ha rilevato livelli sierici di zinco significativamente più bassi nei pazienti con stomatite aftosa ricorrente rispetto ai controlli sani, una scoperta che può spiegare e supportare i risultati mostrati con l’integrazione.

Altri aspetti interessanti riguardano il ​​controllo del dolore e la riduzione del tempo di guarigione delle ulcere, attribuibili  alle azioni antinfiammatorie e immunomodulatorie dello zinco.

Infatti, in letteratura è ben consolidato il ruolo dello zinco nella rigenerazione dei tessuti e nell'accelerazione della guarigione delle ferite.

Purtroppo, come in molti altri casi, anche in questo contesto esiste troppa eterogeneità nel metodo usato, con variabilità nella formulazione di zinco, nelle dosi giornaliere che variavano da 12 a 660 mg e nella durata della supplementazione, ma anche per tipologia di pazienti esaminati, gravità di stomatite e periodo di follow-up.

Silvia Ambrogio

 

 

 

Bibliografia

  • Zinc supplementation for prevention and management of recurrent aphthous stomatitis: a systematic review. Journal of trace elements in medicine and biology. Volume 68, December 2021.
  • Role of zinc in mucosal health and disease: a review of physiological, biochemical, and molecular processes. Cureus., 12 (May 5) (2020), p. e8197.
  • Clinical, immunological, anti-inflammatory and antioxidant roles of zinc. Experimental gerontology, 43 (May 5) (2008), pp. 370-377.
  • A double-blind trial of systemic zinc sulfate in recurrent aphthous stomatitis. Oral surgery, oral medicine, and oral pathology, 53 (May 5) (1982), pp. 469-472.
  • Trace elements zinc and copper in serum and recurrent oral ulcer. Journal of Clinical Stomatology, 01 (1987), pp. 20-22.

 

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