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Ruolo degli integratori in caso di ca mammario

18 Maggio 2022

Il ricorso a integratori alimentari dopo una diagnosi di tumore al seno è un’esperienza molto comune, ma le evidenze attuali a supporto sono ancora scarse. In letteratura ci si riferisce soprattutto a quelli a spiccata azione antiossidante, alla luce del meccanismo di azione dei chemioterapici che agiscono attraverso la generazione di radicali liberi.

Un recente studio osservazionale accessorio a uno clinico ha considerato l'uso di qualsiasi antiossidante (vitamine C, A, E; carotenoidi e coenzima Q10) mettendo in evidenza un aumento del 41% del rischio di recidiva con l'uso sia prima che durante il trattamento. Il numero di partecipanti allo studio era piccolo ma i risultati avvalorano le raccomandazioni di non consumare integratori antiossidanti durante la terapia del cancro al seno.

Anche l’uso di integratori di ferro, spesso già assunti dalle donne per trattare una carenza sistematica, non sembra favorevole, sia prima che durante la chemioterapia.

Il ferro, infatti, svolge ruoli unici nell'insorgenza e nella progressione della malattia. La produzione di Ros contribuisce alla trasformazione maligna delle cellule e il tumore stesso, una volta insorto, richiede elevate quantità di ferro per la proliferazione.

Resta da capire l’utilità della vitamina B12 (cobalamina), sia prima che durante la chemioterapia. Gli studi che hanno esaminato i livelli circolanti di vitamina B12 in relazione al cancro hanno avuto risultati contrastanti. In uno studio di coorte su oltre 25 mila pazienti, alti livelli di B12 sono risultati correlati a mortalità più elevata, ma non è stato chiarito se quei valori fossero indicatori di condizioni patologiche sottostanti

Precedenti studi randomizzati e controllati su vitamine del gruppo B o placebo in pazienti con cardiopatia ischemica hanno riscontrato una maggiore incidenza di cancro e mortalità per tutte le cause in chi era stato assegnati in modo casuale ad acido folico più vitamina B12, ma non con vitamina B6. 

A dieci anni di distanza restano quindi valide le conclusioni della revisione di Ladas e Kelly del 2010: non esistono ancora prove sufficienti per quanto riguarda la sicurezza degli integratori alimentari per formulare raccomandazioni.

L'uso, tuttavia, potrebbe ridurre gli effetti collaterali che si verificano frequentemente, compromettendo la capacità funzionale e la qualità della vita dei pazienti a causa dello stato proinfiammatorio della chemioterapia.

I più studiati, in questo ambito, sono gli acidi grassi polinsaturi omega-3, in quanto modulano alcune vie molecolari come il fattore nucleare-kappa B (NF-κB) associato a tossicità secondaria alla somministrazione di antracicline. 

Durante uno studio del 2019 i pazienti hanno ricevuto in modo casuale 2,4 g/die di Pufa Omega-3 (Epa 1,6 g e Dha 0,8 g) o placebo durante chemioterapia con adriamicina/ciclofosfamide seguito da paclitaxel+/-trastuzumab. I dati segnalano miglioramento significativo della xerostomia nei pazienti integrati con Pufa Ω-3, mentre l'integrazione non ha mostrato alcun cambiamento nella composizione corporea, nel profilo cardiometabolico o nella tossicità dovuta alla chemioterapia.

Nello stesso anno, uno studio di controllo randomizzato in doppio cieco che ha coinvolto un totale di 48 pazienti con carcinoma mammario localmente avanzato ha concluso che l'integrazione di acidi grassi Omega-3 ha migliorato la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da malattia dopo trattamento con chemioterapia neoadiuvante e mastectomia.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Dietary factors and breast cancer prognosis among breast cancer survivors: a systematic review and meta-analysis of cohort studies. Cancers (Basel). 2021 Oct 23;13(21):5329.
  • Dietary supplement use during chemotherapy and survival outcomes of patients with breast cancer enrolled in a cooperative group clinical trial (Swog S0221). J Clin Oncol. 2020 Mar 10;38(8):804-814.
  • Post-diagnosis use of antioxidant vitamin supplements and breast cancer prognosis: a systematic review and meta-analysis. Clin Breast Cancer. 2021 Dec;21(6):477-485.
  • Effects of omega-3 fatty acids supplementation on neoadjuvant chemotherapy-induced toxicity in patients with locally advanced breast cancer: a randomized, controlled, double-blinded clinical trial. Nutr Hosp. 2019 Aug 26;36(4):769-776.
  • Effects of Omega-3 supplementation on Ki-67 and Vegf expression levels and clinical outcomes of locally advanced breast cancer patients treated with neoadjuvant Caf chemotherapy: a randomized controlled trial report. Asian Pac J Cancer Prev. 2019 Mar 26;20(3):911-916.

 

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