Pasta, prezioso alleato di una dieta sana. Con benefici per il peso nelle donne

09 Settembre 2020

Mangiare pasta fa bene alla salute: la qualità della dieta ne beneficia e l’apporto di nutrienti è decisamente migliore rispetto a chi non ne consuma. In aggiunta, non si osservano riflessi sull’aumento ponderale in bambini e adulti maschi mentre nelle donne si evidenzia una correlazione con una riduzione di circonferenza vita, peso corporeo e indice di massa corporea.

A queste conclusioni è giunta una ricerca condotta dalla Nutritional strategies Inc., agenzia internazionale di consulenza in ambito food, per conto della National pasta association, l’associazione americana dei produttori di pasta e pubblicata su Frontiers of nutrition.

Lo studio ha valutato la correlazione tra consumo di pasta (secca e senza uovo), assunzione di nutrienti, qualità della dieta e parametri biometrici in 323 bambini e ragazzi sino ai 18 anni e in 400 adulti over 19, tutti residenti negli Stati Uniti, attingendo al database 2001-2012 dell’Us national health and nutrition examination survey.

L’apporto energetico e di sodio tra consumatori e non è risultato sovrapponibile mentre coloro che non rinunciavano alla pasta hanno evidenziato, in media, una migliore qualità generale della dieta (secondo la scala Usda's healthy eating index-2010) e un maggior apporto giornaliero di nutrienti chiave quali folati, ferro, magnesio, fibre alimentari e, sotto i 18 anni, vitamina E insieme a un minor apporto di grassi e zuccheri aggiunti negli adulti e di grassi saturi e totali tra i ragazzi.

Non sono state osservate associazioni significative tra consumo di pasta e peso corporeo, circonferenza vita e indice di massa corporea nei bambini e nei maschi adulti mentre nel gruppo “donne 19-50 anni”, il consumo di pasta era associato a riduzione di peso corporeo e circonferenza vita.

“Un consumo di pasta all’interno di quantità raccomandate e con un occhio attento a nutrienti a rischio in eventuale aggiunta quali, per esempio, grassi saturi e sale, può determinare grandi benefici per la salute pubblica” conclude Yanni Papanikolaou, Vice-presidente di Nutritional strategies Inc. e autore della ricerca. “Sarebbe interessante, infine, per il prossimo futuro, incoraggiare studi sui vantaggi della pasta in associazione a gruppi di alimenti virtuosi ma poco consumati quali latticini, carne magra, pesce/frutti di mare e verdure”.

Nicola Miglino

 

 

 

 

 

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