Esiste una relazione tra aderenza alla Dieta mediterranea (Dm) e migliore quadro clinico in caso di Sclerosi multipla (Sm). Questi i risultati di uno studio osservazionale pubblicato di recente su Nutrients, in cui si sottolinea come siano, a questo punto, necessari approfondimenti per verificare il rapporto causa-effetto. Ne abbiamo parlato con Monica Guglielmetti, del dipartimento di Sanità pubblica, medicina sperimentale e forense dell’Università di Pavia, coordinatrice della ricerca.

Semplici consigli quotidiani e menù stagionali per aiutare le persone affette da sclerosi multipla a considerare il proprio stile di vita e, in particolare, l'alimentazione come parti integranti di un percorso di salute. Tutto questo in Dieta e stile di vita per la sclerosi multipla. Indicazioni, ricette e suggerimenti (V. Rossi, A. D'Arma, L. Mendozzi, Carocci Editore, 18,00 €, 156 pp.), testo, pensato per i pazienti e per i loro familiari, ma utile per chiunque voglia adottare un'alimentazione antinfiammatoria. Grazie alla trattazione scientifica accurata, alla ricca bibliografia e alla presentazione di studi recenti, il volume si rivela anche un valido strumento per gli operatori sanitari.

La dieta chetogenica sembra promettere miglioramenti su umore, attività fisica e qualità della vita nei pazienti colpiti da Sclerosi multipla (Sm), secondo i risultati preliminari di uno studio annunciato nei giorni scorsi e che verrà presentato in anteprima al 74.mo Congresso nazionale dell’American academy of neurology a Seattle, dal 2 al 7 aprile prossimi.

Si chiama Cleo ed è una app sviluppata da Biogen con l’intento di fornire informazioni e supporto a chi convive quotidianamente con la Sclerosi multipla (Sm), Tra i servizi offerti anche una guida alla corretta alimentazione messa a punto da dietisti e nutrizionisti che da anni seguono pazienti con Sm, in considerazione del fatto che una dieta equilibrata può aiutare notevolmente la gestione di alcuni sintomi, in particolare la fatica cronica e i disturbi digestivi e intestinali, oltre che a ridurre il rischio di comorbilità come sovrappeso, ipertensione e diabete.

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