Integratori di Vitamina D e Omega-3 contro il rischio di sviluppare una malattia autoimmune. L’opportunità scaturisce da uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato vs placebo, condotto negli Stati Uniti e pubblicato nei giorni scorsi sul British medical journal.

Due porzioni di pesce a settimana aiutano a ridurre il pericolo di eventi cardio e cerebrovascolari (Cvd) ma solo nei soggetti a rischio. Questi i risultati di uno studio osservazionale pubblicato nei giorni scorsi su Jama internal medicine.

Nessun beneficio sugli esiti cardiovascolari dall’impiego di omega-3 in pazienti ad alto rischio in trattamento con statine. Questi i risultati di uno studio americano multicentrico randomizzato, in doppio cieco e con gruppo di controllo pubblicato nei giorni scorsi su Jama.

Gli studi clinici randomizzati a oggi disponibili, nella maggior parte dei casi non hanno evidenziato benefici sulla prevenzione di malattie croniche non trasmissibili in soggetti sani con l’impiego di integratori vitaminici, minerali e di olio di pesce. Diverso il caso, invece, per gli studi osservazionali, in cui l'assunzione di integratori spesso è risultata associata a minor rischio di incidenza di queste patologie, probabilmente per fattori confondenti legati a livello socioeconomico e stili di vita, tra cui migliori abitudini dietetiche. Queste le conclusioni di una revisione della letteratura condotta da ricercatori americani e inglesi e pubblicata nei giorni scorsi sul British medical journal.

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