Rinocongiuntivite allergica: meno recidive e sintomi con estratto secco di Perilla

25 Settembre 2019

Un integratore alimentare a base di estratto vegetale di Perilla, quercetina e vitamina D3, è in grado di ridurre significativamente il rischio di riacutizzazione di rinocongiuntivite allergica (Ar) e, in acuto, attenuare la sintomatologia in aggiunta alla terapia standard.

Questi i risultati di uno studio italiano pubblicato su Italian journal of paediatrics, rivista ufficiale della Società italiana di pediatria. Ne abbiamo parlato con Gian Luigi Marseglia , direttore Uo di Pediatria, Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, Pavia, tra gli autori della ricerca.

Prof. Marseglia, quali sono i sintomi più comuni della rinocongiuntivite allergica?

I bambini che ne soffrono presentano sintomi al naso, in particolare prurito, starnuti, rinorrea e congestione, e agli occhi, tipicamente prurito, arrossamento, lacrimazione e gonfiore delle palpebre. Spesso ci sono ricadute su tono dell’umore, sonno, attività ricreativa e prestazioni scolastiche.

Quali sono i trattamenti oggi disponibili?

I farmaci antistaminici, orali o nasali, e i corticosteroidi nasali rappresentano la terapia standard. Tuttavia, questi farmaci possono esercitare un sollievo sintomatico, senza persistenti miglioramenti del quadro allergico. Inoltre, la loro interruzione è associata a rapida ricomparsa dell’infiammazione e dei sintomi a essa connessi. D'altra parte, l'uso prolungato di questi farmaci potrebbe indurre significativi effetti collaterali nei bambini, motivo per cui vi è un crescente interesse per soluzioni complementari, come per esempio i nutraceutici.

Che tipo di nutraceutico avete testato?

Si tratta di un nuovo integratore alimentare orale contenente Perilla frutescens , quercetina e vitamina D3. L'estratto secco di semi di Perilla frutescens contiene acido rosmarinico e altri flavonoidi, come luteolina, apigenina e crisoeriolo, e ha mostrato una potenziale attività antiallergica in vivo e in vitro. La quercetina tende a stabilizzare le membrane cellulari e a bloccare la degranulazione dei mastociti e dei basofili, inibendo il rilascio di mediatori pro-infiammatori e citochine implicati nell'infiammazione allergica. La vitamina D3 è essenziale per il normale funzionamento del sistema immunitario e può esercitare un ruolo sia nella prevenzione che nel trattamento dell' Ar, ripristinando l'attività T regolatoria ed esercitando anche attività antinfiammatoria.

Con quale criterio avete condotto la sperimentazione?

Si tratta di uno studio policentrico effettuato su 146 bambini con rinocongiuntivite allergica di età compresa tra i 6 e i 12 anni. Lo studio è stato progettato in due fasi: nello stadio acuto della sintomatologia e nello stadio cronico per la valutazione del rischio delle riacutizzazioni.

Risultati?

In fase acuta, il gruppo di pazienti a cui veniva somministrato l’integratore, in aggiunta al trattamento con i medicinali antiallergici, presentava un miglior controllo della sintomatologia mentre in cronico mostrava una riduzione significativa del rischio di una riacutizzazione dei sintomi allergici. L’attività rafforzativa di sul sistema immunitario osservata nella prima fase dello studio potrebbe essere spiegata dalle proprietà dell'estratto di Perilla, della quercetina e della vitamina D3. I risultati della seconda fase, non solo confermano gli effetti favorevoli osservati nella prima, ma evidenziano anche un'attività benefica ancora più rilevante conseguente all'uso prolungato. È stato, infatti, osservato che l’attività sul sistema immunitario dei componenti naturali del prodotto ha ridotto il rischio di riacutizzazione dei sintomi del 46% nei bambini che assumevano l’integratore per un periodo di 4-12 settimane rispetto ai bambini senza intervento preventivo dopo la sospensione del trattamento antistaminico di quattro settimane. Questo risultato è coerente con studi precedenti condotti su pazienti con asma e nei bambini con rinite allergica.

Quali indicazioni cliniche si possono dunque trarre?

Il nostro studio documenta come l'assunzione prolungata dell’integratore sia innanzitutto sicura nonché in grado di ridurre significativamente, fino a dimezzare, il rischio di esacerbazione dell'Ar, la loro durata e l'uso di farmaci. Pertanto, andrebbe considerato un efficace trattamento preventivo nei bambini con Ar in grado di garantire un lungo periodo senza sintomi.

 

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