Integratori e nutraceutici: il mercato e le scelte dei consumatori

05 Febbraio 2020

Difese immunitarie, benessere intestinale, tono ed energia, stomaco e digestione. Queste le aree intorno alle quali ruota il maggior interesse dei consumatori in ambito integratori, secondo quanto presentato da Iqvia a un recente evento formativo di Federsalus.

I numeri sono stati raccontati proprio da Federsalus in un report nel quale, inoltre, si evidenzia come le voci a maggiore crescita per settore sono quelle del benessere mentale (+11,4%), dello stomaco e digestione (+9,7%), del tono ed energia (+5,3%).

A guardare i trend, i dati di vendita confermano la crescita costante in questi ultimi tre anni degli ambiti sopra citati, mentre rimangono stabili controllo del colesterolo e depurazione e denunciano una contrazione i prodotti per il benessere delle gambe e microcircolo e dieta e controllo del peso.

 

Questo il quadro, in un mercato che vede l’industria italiana giocare un ruolo di primo piano in Europa.

A conferma, lo studio, Italy’s nutraceutical industry: a process and bioeconomy perspective into a key area of the global economy, di recente pubblicazione, che mostra come lo sviluppo dell’industria nutraceutica italiana possa guidare altri paesi a far crescere i rispettivi settori nazionali.

 “Dallo studio”, si legge sull’ultimo numero del periodico dell’associazione dei produttori “emerge che il caso dell’Italia, con una rilevante industria nutraceutica complementare al farmaceutico esistente, offre tre linee guida importanti per altri paesi determinati a fare dell’industria nutraceutica nazionale una risorsa industriale chiave nell’economia complessiva. Innanzitutto, si evidenzia la necessità di sostanziare i benefici dei prodotti nutraceutici per la salute con esiti degli studi clinici a supporto. In secondo luogo, l’importanza di adottare una produzione sostenibile e tecnologie di imballaggio avanzate, tipiche dei prodotti farmaceutici. Infine, investire in una formazione specifica. L’adozione di tecnologie di produzione sostenibili, a emissioni zero e circolari, nell’industria nutraceutica richiede un aumento del numero di laureati con conoscenze e competenze avanzate, specifiche per determinate tecnologie industriali”.

Secondo i dati diffusi da FederSalus durante la sua 20.ma convention di fine 2019, l’industria nutraceutica italiana è la più grande in Europa, con una quota di mercato del 23% e ricavi per € 3,3 miliardi nel 2018, seguita da Germania (13% di quota di mercato), Francia (9%), e Regno Unito (8%). Per l’82% dei consumatori italiani di prodotti nutraceutici, la raccomandazione arriva proprio da medici e farmacisti.

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