Nuova stretta di Aifa sulla rimborsabilità di farmaci a base di Vitamina D. È  stata aggiornata, infatti, la Nota 96 sui criteri di appropriatezza prescrittiva della supplementazione con vitamina D e suoi analoghi (colecalciferolo, calcifediolo) per la prevenzione e il trattamento degli stati di carenza nell’adulto.

Nei primi ventotto mesi di applicazione della Nota 96 che disciplina la prescrivibilità a carico del Ssn dei farmaci con indicazione Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D (colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio, calcifediolo) si registra una diminuzione dei consumi e della spesa dei farmaci in Nota di circa il 18,3% rispetto ai periodi precedenti, sia in termini di confezioni erogate sia di spesa sostenuta dal Ssn, con un risparmio medio mensile di circa 4,6 milioni di euro. A comunicarlo è l’Aifa, a seguito della pubblicazione del report di monitoraggio. Non si osservano, sottolinea l’Agenzia, importanti aumenti dei consumi e della spesa di altri analoghi della Vitamina D non oggetto della nota.

Crolla il consumo di farmaci a base di Vitamina D a distanza di 25 mesi dall’introduzione della Nota 96 che ne ha ridefinito le condizioni per la prescrizione a carico del Ssn (Fascia A: colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio e calcifediolo).

L’Aifa ha istituito la Nota 96 che regolamenta la prescrizione a carico del Ssn, nella popolazione adulta (età > 18 anni), dei medicinali con l’indicazione "prevenzione e trattamento della carenza di Vitamina D" (colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio, calcifediolo).

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