Presentato la scorsa fine di luglio dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) un documento di indirizzo sull’alimentazione complementare, definizione con la quale si dovrebbe indicare lo svezzamento secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. Elaborato con la metodologia più validata a livello internazionale, seguendo tutte le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e del ministero della Salute sulla stesura delle raccomandazioni, il documento va a colmare un vuoto nel panorama delle pubblicazioni scientifiche italiane dedicate ai bambini.

Non esiste un’età definita per procedere con lo svezzamento: il momento giusto dipende dalle caratteristiche individuali, dallo sviluppo in utero e post-nascita e da eventuale parto prematuro.

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