CoQ10 fitosomiale: test clinico convalida benefici su funzione endoteliale

20 Aprile 2022

Una molecola essenziale per la vita, ma dalla scarsa biodisponibilità che ha portato la ricerca a caccia di nuove e più efficienti formulazioni. Parliamo del coenzima Q10, oggetto di un test clinico pilota in una formulazione fitosomiale, al fine di indagare gli effetti su capacità antiossidante e funzionalità endoteliale. I risultati sono stati pubblicati su Biofactors.

Ne abbiamo parlato con Arrigo Cicero, del dipartimento di scienze medico chirurgiche dell’Università di Bologna e presidente della Società italiana di nutraceutica, coordinatore della ricerca.

Prof. Cicero, quali sono le caratteristiche della formulazione fitosomiale del CoQ10?

Il coenzima Q10 è una molecola essenziale per la vita e la sua supplementazione si è rivelata molto utile nella gestione di patologie muscolari, neurologiche e non solo. Tuttavia, è anche gravato da una scarsa biodisponibilità a fronte del fatto che, spesso, sono necessarie dosi elevate per apprezzarne gli effetti positivi sulla salute umana. La formulazione fitosomiale testata lo rende molto più assorbibile da parte dell'intestino umano e quindi potenzialmente molto più efficacie

Che tipo di ricerca avete condotto?

Abbiamo condotto uno studio clinico randomizzato in doppio cieco contro placebo con un disegno cross-over. Abbiamo quindi arruolato 20 soggetti globalmente sani che sono stati trattati sia col placebo che col prodotto attivo in tempi diversi, per valutare l'effetto del Coenzima Q10 fitosomiale sulla capacità antiossidante totale del plasma e sulla funzionalità endoteliale.

Che risultati avete potuto osservare?

La reattività endoteliale è migliorata significativamente sia in acuto che sul medio termine a seguito della supplementazione con coenzima Q10 sia rispetto ai valori basali che rispetto al placebo. Peraltro, parallelamente, si è assistito a un lieve ma significativo miglioramento anche della pressione arteriosa media.

Quali i limiti del vostro studio e quali le implicazioni?

Il principale limite è stata la scarsa numerosità campionaria, parzialmente compensata dal disegno in cross-over. Tuttavia, questo era uno studio pilota e la finalità era principalmente quella di capire se il coenzima Q10 fitosomiale potesse avere un effetto misurabile in soggetti sani. Questo dato preliminare dovrà essere confermato anche in soggetti con fattori di rischio cardiovascolari, ma ci conforta nell'idea che un prodotto tecnologicamente migliorato possa avere applicazioni dirette in termini preventivi, considerando che la funzione endoteliale è un marcatore validato di salute dell'albero arterioso, a sua volta fondamentale per il mantenimento in salute di organi e tessuti.

Nicola Miglino

 

 

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