Così nutrienti e integrazione agiscono sulla salute della pelle

18 Maggio 2022

Nel corso del recente congresso della Società italiana di medicina estetica, svoltosi a Roma lo scorso weekend, Marzia Pellizzato, esperta di scienze e formulazioni nutraceutiche, ha illustrato gli effetti benefici sulla pelle dei vari componenti attivi presenti negli alimenti.

D.ssa Pellizzato, quale ruolo giocano i nutrienti sulla salute dermatologica?

I nutraceutici hanno importanti ricadute non solo sulla salute, ma anche sulla bellezza, in particolare su quella della pelle. È dimostrato che consumare alimenti ricchi in antiossidanti come frutti rossi, per esempio mirtillo e melograno, uva rossa, ricca di resveratrolo, frutta e verdura in generale, contribuisce significativamente da una parte a controllare i livelli di stress ossidativo, dall’altra a fornire un apporto di vitamine e minerali corretto.

Quali sono i rischi principali di una cattiva nutrizione del derma?

La presenza di radicali liberi in quantità eccessiva nell’organismo inibisce la corretta formazione delle fibre di collagene, portando nel tempo alla comparsa di rughe e solchi di espressione per la minore elasticità e plasticità della pelle, impoverita di uno dei suoi elementi costitutivi principali.

Qual è il ruolo svolto da vitamine e sali minerali?

L’apporto di questi nutrienti, quando si parla di bellezza, è più importante di quanto non si creda. Sono proprio vitamine come la B2 e la B6 o minerali come lo zinco, il selenio e il silicio a influenzare, stimolandola, la sintesi del collagene e dell’elastina endogeni”. 

Come variano le esigenze con l’età?

Per ogni fascia d’età è possibile suggerire alimenti e supplementi diversi, modulati sulle diverse necessità. Il turgore e la compattezza della pelle sono legati quasi esclusivamente ai suoi livelli di collagene, elastina e acido ialuronico. Come noto, la sintesi endogena di queste sostanze va diminuendo con l’età, anche in modo drastico: fino ai 40 anni, in media, la percentuale di acido ialuronico nella pelle è pari allo 0,3%, ma questa si riduce allo 0,007% nella pelle degli over 70. Questo aiuta a comprendere perché fino ai 40 anni sia facile mantenere bella la nostra pelle, contrastando il danno ossidativo, semplicemente consumando abbondanti quantità di frutta e verdura o estratti vegetali ricchi in antiossidanti. Superati i 40 anni invece, oltre all’aspetto antiossidante, è necessario nutrire la nostra pelle dall’interno, grazie all’integrazione di sostanze come il collagene e i suoi peptidi. L’acido ialuronico e i suoi precursori, quando assunti nelle giuste quantità sufficientemente a lungo, mostrano efficacia clinica nel ridurre la profondità delle rughe e nel migliorare l’aspetto della pelle”. 

Esistono differenze di genere?

In generale, è bene tener presente che indicazioni utili, più che per genere, andrebbero declinate ad personam, tenendo ben presenti anche gli stili di vita di chi si ha davanti, in particolare rispetto al tipo di dieta seguito, al fumo e alle abitudini cosmetiche. Volendo, comunque, indicare macro-differenze tra uomini e donne, in termini di approccio nutraceutico alla bellezza della pelle, consigliamo agli uomini di integrare, oltre che con antiossidanti, che rimangono l’approccio preferito per la donna, anche con N-acetil cisteina, una sostanza aminoacidica con azione antiossidante, fluidifica il sebo e ne favorisce l’eliminazione, contrastando l’effetto pelle grassa al quale sono più soggetti gli uomini. Importante anche l’integrazione di selenio e zinco, che hanno una funzione specifica nell’equilibrio ormonale maschile, che si ripercuote poi sull’aspetto della pelle.

Quali consigli suggerire in corso di menopausa?

La carenza di estrogeni endogeni, si riflette sulla pelle con una sorta di svuotamento. Gli elementi strutturali della pelle non vengono quasi più prodotti dall’organismo e si degradano poco alla volta, proprio perché manca l’effetto protettivo degli estrogeni. Per questo, durante la menopausa, è consigliata, oltre a un’integrazione qualitativamente e quantitativamente significativa di collagene e acido ialuronico, anche quella di antiossidanti con azione specifica di inibizione delle metalloproteinasi o Mmp per ridurre al minimo la scissione delle fibre di collagene esistenti. Un esempio su tutti è il resveratrolo, che risulta particolarmente utile non solo per i suoi comprovati effetti inibitori sulle Mmp, ma anche per la sua struttura estrogeno-simile che lo rende un valido alleato anche nella riduzione di altre manifestazioni legate alla menopausa, come le vampate. Attenzione però: è importante scegliere la giusta formulazione di resveratrolo, per poterne apprezzare appieno gli effetti benefici”. 

Elasticità e luminosità della pelle: di quali evidenze disponiamo?

La letteratura scientifica suggerisce che la supplementazione di antiossidanti è in grado di influire positivamente sulla luminosità della pelle, stimolandone anche il turnover. L’integrazione di acido ialuronico in dosaggi compresi tra 50 e 200 mg/die per 90 giorni determina un aumento considerevole dell’idratazione profonda della pelle, mentre l’integrazione di collagene, in forma di peptidi, con dosaggio compreso tra i 3 grammi ed i 10 grammi al giorno migliora elasticità e luminosità, oltre a ridurre la profondità delle rughe, dopo trattamenti protratti per almeno 90 giorni”.

Nicola Miglino

 

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