Un fitocomplesso estratto dalla buccia del limone per rallentare il declino cognitivo negli anziani. La sfida viene lanciata dall’Irccs Istituto centro San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia che, nei giorni scorsi, ha annunciato l’avvio di uno studio pilota randomizzato, controllato vs placebo, per valutare l’effetto clinico e biologico di un estratto dalla buccia di limone, standardizzato nel contenuto di auraptene e naringenina (400 mg/die), su funzione cognitiva e alcuni biomarcatori in anziani con declino cognitivo soggettivo.

Arricchire l’olio d’oliva con estratti di scorza d’agrumi per ottenere un prodotto con effetti benefici e protettivi su cuore e vasi sanguigni. Il progetto di ricerca, oggetto di una recente pubblicazione su Nutrients è portato avanti da un gruppo multidisciplinare costituito dai laboratori di Tecnologie degli alimenti del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, in collaborazione con alcuni colleghi di Biochimica agraria, Ingegneria chimica e del Dipartimento di Farmacia dello stesso ateneo. Ne abbiamo parlato con Angela Zinnai, docente in Enologia e Tecnologie alimentari all’Università di Pisa.

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