Immunonutrizione: consigli di prevenzione primaria dal Gruppo 2003

13 Luglio 2022

Esposoma, ovvero lo studio di tutte le influenze ambientali che, nel corso della vita di una persona, possono modificarne lo stato di salute. E qual è, tra i numerosi fattori ambientali che compongono l’esposoma umano, quello centrale? L’alimentazione: i comportamenti alimentari concorrono, infatti, al mantenimento dello stato di benessere e all’ottimizzazione dei vari aspetti della fisiologia del corpo, soprattutto per un’efficace funzionalità del sistema immunitario. Questo il presupposto dal quale è partito un panel di scienziati afferenti al Gruppo 2003, guidati da Mauro Serafini, docente di Alimentazione e Nutrizione umana all’ Università di Teramo, nella stesura di Immunonutrizione, stili di vita e benessere, un dossier che discute i rapporti tra immunità, nutrizione e ambiente, offrendo suggerimenti pratici in chiave di prevenzione primaria.

Insieme a Serafini, Paolo Vineis (Imperial college, Londra e Consiglio superiore di sanità), Mario Clerici (facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Milano e Fondazione Don Carlo Gnocchi, Irccs), Daniele Del Rio (scuola di Studi superiori in alimenti e nutrizione, Università di Parma) e Kieran M.Tuohy (Centro ricerca e innovazione, Fondazione Edmund Mach school of food science and nutrition, Università di Leeds).

Una volta esplicitato e articolato il concetto di esposoma, gli Autori affrontano il complesso tema dell’interazione tra intestino, dieta e funzione immunitaria, descrivendo gli effetti della composizione del microbiota e dei prodotti del metabolismo microbico sulla salute e discutendo delle possibili modalità di modifica della risposta immune intervenendo sulla composizione del microbiota.

Nella terza parte, protagonisti sono il cosiddetto stress metabolico post-prandiale e la nutrizione real life. Nel primo caso, parliamo di come il consumo di pasti ad alto contenuto energetico o sbilanciati dal punto di vista nutrizionale, possa causare nell’organismo una risposta caratterizzata da intensa attività metabolica e immunitaria, finalizzata a metabolizzare efficientemente lipidi, carboidrati, proteine e altri nutrienti e neutralizzare i potenziali composti tossici o indesiderati. Nel secondo, di come, per affrontare il delicato tema dell’epidemia obesigena, si debba allargare il campo e operare in un contesto più ampio di real-life, intesa come l’alimentazione seguita dalla maggior parte della popolazione, legata alle scelte personali degli individui.

Il dossier si chiude con un capitolo dedicato al tema “Ambiente e salute” e alla necessità di una transizione ecologica. Così gli Autori: “Le conseguenze dei comportamenti alimentari sulla salute dell’individuo sono molteplici e diversificate. Tuttavia, tale impatto si estende ulteriormente, se analizzato in un’ottica più ampia, ma altrettanto decisiva, di salute planetaria, intesa come salute della civiltà umana e dei sistemi naturali da cui questa dipende. Affrontare oggi in modo efficace le malattie umane richiede un approccio preventivo che tenga conto dei complessi rapporti con il pianeta e che quindi implichi una transizione ecologica”.

Nicola Miglino

 

 

 

 

 

 

 

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