Sono stati recentemente pubblicati su Foods e Nutrients due nuovi lavori realizzati nell’ambito del progetto Flip (Food labeling of italian products), coordinato dal gruppo “Giovani” della Società italiana di nutrizione umana (Sinu), con il supporto scientifico di Nicoletta Pellegrini dell’Università di Udine. Obiettivo del progetto è valutare la qualità nutrizionale dei prodotti delle più svariate categorie venduti sul mercato della grande distribuzione mediante semplice raccolta delle informazioni poste sulla confezione, che vanno dall’etichetta nutrizionale ai vari messaggi o claim.

Con “Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro” (Laterza, 106 pp, 9 Euro), seguendo le tracce del nostro piatto identitario per eccellenza, Massimo Montanari risale a tempi e luoghi distanti, dall’Asia all’America, dall’Africa all’Europa, dalle prime civiltà agricole alle innovazioni medievali, fino a vicende di qualche secolo fa o dell’altro ieri.

Mangiare pasta fa bene alla salute: la qualità della dieta ne beneficia e l’apporto di nutrienti è decisamente migliore rispetto a chi non ne consuma. In aggiunta, non si osservano riflessi sull’aumento ponderale in bambini e adulti maschi mentre nelle donne si evidenzia una correlazione con una riduzione di circonferenza vita, peso corporeo e indice di massa corporea.

Nei dibattiti sui benefici delle diete a basso contenuto di carboidrati (low carb) o ad alto contenuto, una buona parte delle risposte potrebbe essere improntata a un criterio qualitativo, piuttosto che quantitativo. La qualità dei carboidrati, e quindi le loro fonti, sembra svolgere un ruolo decisivo. Come valutare allora l'effetto della qualità dei carboidrati sui parametri cardio-metabolici? Per rispondere a questa domanda, i ricercatori dello studio spagnolo Predimed Plus hanno creato un "Indice di qualità dei carboidrati" degli alimenti basto su quattro criteri:

  • consumo totale di fibre;
  • indice glicemico alimentare;
  • rapporto tra cereali integrali e cereali raffinati;
  • rapporto tra carboidrati solidi e carboidrati totali.
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