Ricordiamo i quattro gli obiettivi principali:
- ridurre del 50% l’utilizzo di pesticidi e il rischio correlato;
- ridurre almeno del 50% le perdite di nutrienti, senza che ciò comporti un deterioramento della fertilità del suolo e ridurre almeno del 20% l’uso di fertilizzanti;
- ridurre del 50% le vendite di sostanze antimicrobiche per gli animali di allevamento e per l’acquacoltura;
- dedicare almeno il 25% dei terreni agricoli in Ue all’agricoltura biologica.
Altri obiettivi puntano a migliorare l’informazione ai consumatori, ridurre gli sprechi e favorire l’innovazione. Sul primo fronte, la Commissione proporrà un’etichettatura nutrizionale armonizzata obbligatoria da apporre sulla parte anteriore delle confezioni che copra gli aspetti nutrizionali, climatici, ambientali e sociali dei prodotti.
La proposta di tale etichettatura è prevista entro la fine del 2022 e la Commissione europea ha chiesto a Efsa, a fine 2020, una consulenza scientifica preliminare su:
- nutrienti e componenti non nutrizionali dei cibi (es: valori energetici, fibre alimentari) importanti per la salute della popolazione europea;
- gruppi alimentari con ruoli chiave nella dieta degli europei;
- Criteri guida per la scelta dei nutrienti e dei componenti non nutrizionali nella definizione di profili nutrizionali.
Nei giorni scorsi Efsa ha comunicato che il panel di consulenti coinvolto baserà il proprio lavoro su:
- risultati di review di studi condotti esclusivamente sull'uomo;
- studi e documenti Efsa su valori dietetici di riferimento e profili nutrizionali;
- linee guida dietetiche nazionali dei diversi Paesi europei.
A Efsa è stato chiesto di produrre il documento entro marzo 2022. La stessa si è presa l’impegno di presentare pubblicamente una bozza entro la fine di quest’anno