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Silvana Hrelia
Ordinario di Biochimica, Università Alma Mater Studiorum, Bologna

La chemioprevenzione nasce come branca dell’oncologia, attestandosi poi anche nel campo della nutrizione, con l’obiettivo di indicare a ciascun individuo gli stili di vita e nutrizionali più adatti per prevenire o ritardare l’insorgenza di un tumore. Il mondo dell’agroalimentare è una fonte inesauribile di componenti bioattivi dai quali l’industria chimico-farmaceutica è in grado ormai di estrarre sia fitocomplessi che componenti isolati da usare come nutraceutici. Alcuni di questi, per esempio gli appartenenti alla classe dei polifenoli piuttosto che degli isotiocianati, possono svolgere un ruolo importante nelle fasi iniziali di sviluppo del tumore, ma anche nella fase di latenza rallentandone la progressione. Molti dei risultati ottenuti oggi sono, però, su modelli in vitro o animale. La sfida, ora, è la traslazione alla clinica attraverso formulazioni adeguate.