Se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, una nuova analisi pubblicata su Bmj ribadisce come gli alimenti ultraprocessati possano causare decine di gravi problemi di salute tra le persone che li assumono troppo spesso. Per questa ricerca, sono stati esaminati i dati raccolti da 14 articoli di revisione pubblicati negli ultimi tre anni che hanno coinvolto quasi 10 milioni di partecipanti. Nessuno è stato finanziato da aziende alimentari che producono alimenti ultraprocessati. Nel complesso, sono state trovate associazioni dirette tra l’esposizione ad alimenti ultraprocessati e 32 (71%) parametri di salute che comprendono mortalità, cancro ed esiti di salute mentale, respiratoria, cardiovascolare, gastrointestinale e metabolica.

Un maggior consumo di alimenti ultra-processati (Ufp) aumenta il rischio di cancro e patologie cardiometaboliche. A segnalarlo, uno studio coordinato dall’International agency for research on cancer (Iarc), pubblicato su The Lancet regional health - Europe.

Un consumo elevato di alimenti ultra-processati può rappresentare un indicatore di rischio per la comparsa di depressione. A segnalarlo, uno studio australiano da poco pubblicato sul Journal of affective disorders.

Cibi ultraprocessati (Upf) nuovamente sotto accusa: aumentano il rischio di insorgenza dei tumori e la mortalità correlata, in particolare per quanto rigarda ovaio e mammella. A segnalarlo, i risultati di uno studio condotto da ricercatori dell’Imperial college di Londra e pubblicati di recente su eClinical Medicine.

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