Mele e more, ma anche cioccolato fondente, pesche e pomodori. Tutti alimenti ricchi di flavonoli e, in particolare, quercetina, che un nuovo studio pubblicato sull’American journal of nutrition indica come fattore protettivo dal rischio di fragilità negli anziani.

Un gruppo di ricercatori giapponesi, guidato da Yoshiyuki Shirakawa dell'Università di Doshisha, ha messo a punto un metodo in grado di migliorare la solubilità in acqua della Quercetina (Que), creando cosiddetti co-amorfi tra il flavonoide e alcuni aminoacidi. I risultati del lavoro sono stati pubblicati di recente su Advanced powder technology.

La quercetina, flavonolo abbondante nella frutta e nella verdura e ampiamente utilizzato come integratore alimentare per rafforzare il sistema immunitario, è caratterizzata da tre proprietà: antiossidante, antinfiammatoria e immunomodulante. La combinazione di queste azioni le consente di essere uno degli integratori più studiati clinicamente per un suo potenziale ruolo terapeutico nel Covid-19

Crescono le evidenze sul ruolo neuroprotettivo dei polifenoli. A riepilogarle ci ha pensato una review da poco pubblicata su Nutrients. Ne abbiamo parlato con due degli Autori, Marina Pizzi, ordinario di Farmacologia all’Università degli studi di Brescia ed Edoardo Parrella, ricercatore di Farmacologia presso lo stesso ateneo.

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