Uno stato di carenza di vitamina D se non addirittura di insufficienza sono comuni tra i bambini/adolescenti che soffrono di allergie. Nel caso, però, queste riguardino il latte vaccino, è bene tenere d’occhio i livelli di ferro in quanto altamente a rischio di determinare anemia. Questi i risultati di uno studio retrospettivo condotto da ricercatori della University of Rochester school of medicine, pubblicati nei giorni scorsi su Annals of allergy, asthma and immunology.

Il latte d'asina presenta proprietà nutrizionali e ipoallergeniche che lo rendendo un sostituto ideale del latte vaccino in bambini allergici a quest’ultimo per l’alto contenuto di caseine e β-lattoglobulina. A fare il punto sul tema, una review da poco pubblicata su Nutrients. Ne abbiamo parlato con Paolo Polidori, docente presso la Scuola di scienze del farmaco e dei prodotti della salute all’Università di Camerino.

Il consumo di grandi quantità di latte non è giustificato. Una dieta di buona qualità è in grado di garantire il corretto apporto dei nutrienti chiave, quali calcio e vitamina D che, eventualmente, possono essere assunti anche con altri alimenti o integratori riducendo i potenziali rischi connessi al consumo di latticini.

Si chiama glicerolo monolaurato (Gml), ed è un acido grasso mono-esterificato con proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie contenuto nel latte materno.

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