Tra le sue complesse funzioni, il magnesio svolge un ruolo determinante nel regolare la tensione neuromuscolare e vascolare, e i suoi livelli sono strettamente correlati alla generazione e alla trasmissione degli impulsi nervosi. Non solo: il magnesio può migliorare la plasticità sinaptica, regolare l'attività neuronale e potenziare le funzioni cognitive e di memoria. Proprio per questi suoi ruoli fisiologici rappresenta una strategia integrativa di grande interesse per supportare la funzione cerebrale ed è coinvolto nella fisiopatologia di alcune malattie neurologiche tra cui emicrania, morbo di Alzheimer e Parkinson e disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

Nei pazienti obesi, diabetici e/o con sindrome metabolica, è frequente il riscontro di ipomagnesemia al punto che un gruppo di clinici e ricercatori milanesi ha voluto approfondire il legame attraverso una revisione dei dati presenti in letteratura pubblicata su Nutrients.

Folato, magnesio e latticini preziosi alleati contro il rischio di sviluppare cancro colorettale. Questi i risultati, pubblicati su Gut, di uno studio osservazionale “a ombrello” che ha preso in esame 80 lavori, tra review e metanalisi, pubblicati in letteratura a partire dal 1980 e sino al 2019 e che coinvolgevano partecipanti non ad alto rischio di tumore intestinale. I nutrienti presi in esame sono stati: vitamine o integratori (magnesio, calcio, acido folico, vitamina A, B, C, E, D, β-carotene e selenio); caffè; tè; pesce e acidi grassi omega-3; latticini; fibre; frutta e verdura; carne e alcol. Sono stati valutati, allo stesso scopo preventivo, anche alcuni farmaci, quali aspirina, Fans e statine.

Tra le strategie non farmacologiche per la gestione della fibromialgia prove crescenti suggeriscono un potenziale ruolo benefico per la nutrizione, includendo sia integratori alimentari e sia interventi dietetici. L'analisi della letteratura ha dimostrato che il ruolo degli integratori alimentari rimane controverso, sebbene gli studi clinici con integratori di vitamina D, magnesio, ferro e probiotici mostrino risultati promettenti.

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