Identificato un meccanismo cellulare che potrebbe spiegare l’effetto antitumorale degli Omega-3, in particolare dell’Acido docosaesaenoico (Dha). Al momento si tratta di studi di laboratorio e su modello animale, ma per la prima volta si è compreso come il Dha interagisca con il metabolismo della cellula tumorale inducendola a una sorta di vero e proprio suicidio attraverso una particolare forma di apoptosi.

Il consumo giornaliero di circa 20 g di funghi riduce il rischio di cancro del 45%. Sono i risultati sorprendenti di una review/metanalisi pubblicata di recente su Advances in nutrition condotta da ricercatori della Penn state college of medicine, a Hershey, Pennsylvania. L’analisi ha preso in esame 17 studi osservazionali tesi a valutare la relazione tra consumo di funghi e rischio di cancro, pubblicati dal 1966 al 2020, per un totale di 19.500 pazienti coinvolti.

L’Europa dichiara guerra al cancro e si prepara a una battaglia fatta anche di etichettatura dei prodotti alimentari ritenuti fattori di rischio. La proposta è contenuta all’interno del Piano europeo per la lotta al cancro presentato a Bruxelles lo scorso 3 febbraio.

Cominciano ad arrivare i primi dati clinici sugli effetti della dieta-mima digiuno (Fmd) nella terapia antitumorale e sembrano aprire nuovi scenari nella lotta al cancro. È dei giorni scorsi, infatti, la pubblicazione su Nature communications dei risultati del primo trial randomizzato e controllato teso a valutare gli effetti della mima-digiuno su tossicità ed efficacia della chemioterapia in pazienti con cancro al seno. Risultati davvero incoraggianti, che confermano quanto già gli studi sui modelli animali avevano suggerito: il protocollo dietetico in associazione alla chemio ne migliora l’efficacia riducendone la tossicità.

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