Sebbene le interazioni farmaco-cibo siano considerate cruciali per l'efficacia del trattamento in varie malattie, l'effetto degli alimenti sui medicinali è difficile da determinare in modo certo. Per esempio, attualmente non sono praticamente disponibili dati che descrivano le interazioni delle statine con i componenti della dieta: mancano evidenze per quanto riguarda gli effetti additivi, complementari o antagonisti.
Non è noto se sia possibile modificare con la dieta le concentrazioni sieriche di catepsina (CatD), una peptidasi aspartata che svolge un ruolo nel turnover proteico e può essere coinvolta nella fibrogenesi epatica.
Tre grammi. Questa la quantità ottimale di Omega-3 da consumare giornalmente per ottenere benefici sulla pressione sanguigna, secondo una ricerca appena pubblicata sul Journal of american heart association, rivista open access dell'American heart association.
Il ricorso a integratori alimentari dopo una diagnosi di tumore al seno è un’esperienza molto comune, ma le evidenze attuali a supporto sono ancora scarse. In letteratura ci si riferisce soprattutto a quelli a spiccata azione antiossidante, alla luce del meccanismo di azione dei chemioterapici che agiscono attraverso la generazione di radicali liberi.