Un maggior consumo di polifenoli negli adolescenti è associato a una migliore salute cardiovascolare. Queste le conclusioni di uno studio condotto da ricercatori spagnoli e pubblicato di recente su Scientific Reports.

Vuoi per complicanze legate alla malattia o per restrizioni nutrizionali concomitanti, i pazienti con nefropatia cronica (Mrc) sono maggiormente predisposti allo sviluppo di patologie del cavo orale. Una recente review, pubblicata su Nutrients e coordinata da Annalisa Noce, associato di Nefrologia all’Università di Roma Tor Vergata, ha fatto il punto su possibili interventi correttivi con composti naturali bioattivi, come polifenoli e carotenoidi.

Una dieta ricca di polifenoli aiuta a combattere l’infiammazione nelle persone anziane, grazie a un’azione sul microbiota intestinale, indotto così a produrre propionato (Ipa), un acido grasso a corta catena derivato dal metabolismo del triptofano a opera dei batteri intestinali.

Un concentrato di polifenoli ottenuto dalle acque di vegetazione della produzione dell’olio extravergine di oliva (Evo) come integrazione terapeutica nella sindrome dell’intestino irritabile (Ibs). Un’opportunità cui da tempo sta lavorando un gruppo di ricercatori italiani che da poco hanno pubblicato su Nutrients nuovi dati relativi ai loro studi. Ne abbiamo parlato con Roberta Budriesi, docente di Chimica degli alimenti e Nutraceutica all’Università Alma Mater di Bologna.

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