La carenza di vitamina D non solo è un fattore di rischio per l’infezione da Covid-19, ma si correla anche con il cosiddetto long-Covid, condizione che si manifesta una volta che il paziente è guarito e che può essere presente a circa tre mesi dalla fase acuta fin nel 50-70% dei pazienti. A evidenziarlo, un recente studio pubblicato su The journal of clinical endocrinology & metabolism, coordinato da Andrea Giustina, primario dell’Unità di Endocrinologia dell’irccs Ospedale San Raffaele di Milano.

Dopo l’acceso dibattito scatenato dal lavoro pubblicato a luglio sul New England journal of medicine, ecco altri due studi, questa volta ospitati dal British medical journal che mettono in discussione l’utilità della vitamina D, questa volta nella prevenzione di infezioni del tratto respiratorio, con particolare riguardo al Covid-19. Ancora una volta, però, sono gli stessi Autori a identificare alcuni limiti del protocollo, con un editoriale di commento che ribadisce l’attenzione a situazioni di ipovitaminosi in gruppi di popolazione particolarmente a rischio.

Il ruolo dello zinco nella prevenzione e nel trattamento dell’infezione da Sars-coV-2 è uno dei temi più discussi di questi due anni di pandemia. A raccogliere le evidenze scientifiche oggi disponibili ci ha pensato un gruppo di ricercatori e clinici afferenti al dipartimento di Patofisiologia e Trapianti dell’Università di Milano nonché a quello di Neuroscienze e salute mentale dell’Ospedale Irccs Policlinico di Milano. I risultati sono stati pubblicati su Advances in nutrition.

Un deficit nutrizionale prima o durante il ricovero in pazienti Covid-19 non critici va considerato fattore prognostico per aggravamento della malattia. Da qui, la necessità di mettere al centro dell’approccio terapeutico la cura anche del profilo dietetico per evitare un peggioramento del quadro clinico. Una lezione utile, che serve da esempio su quanto il supporto nutrizionale possa essere d’aiuto in molti ambiti della pratica medica. Queste, in sintesi, le conclusioni di Nutricovid-19, il più ampio studio multicentrico mai condotto sulle tematiche nutrizionali nel corso della prima ondata pandemica, i cui risultati sono in corso di pubblicazione su Clinical nutrition.

Pagina 1 di 2
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…