La nutraceutica, come scienza riconosciuta con questo nome, viene definita 30 anni fa e descritta come “scienza che studia le proprietà salutistiche delle sostanze presenti negli alimenti”. Da allora, è diventato comune riferirsi a sostanze e prodotti con il termine “nutraceutici”, termine che, spesso, viene utilizzato per differenziare un certo tipo di prodotti e formulazioni, sottintendendo, forse, un effetto salutistico “maggiore” o “migliore”.

I nutraceutici rappresentano oggi un mercato in continua e costante espansione e rappresentano una strategia sempre più credibile e concreta al fine di mantenere un buon stato di salute e ridurre, in molti casi, il ricorso alla terapia farmacologica precoce in molti ambiti della medicina. A fronte di questa prospettiva, stride la mancanza di una legislazione e di una normativa specifica che regolamenti e sancisca in modo rigoroso i requisiti che tali prodotti dovrebbero rispettare, al fine di garantire gli effetti salutistici che rivendicano.

Il bergamotto (Citrus Bergamia Risso & Poiteau) è un agrume coltivato quasi esclusivamente in Calabria e, in particolare, nella fascia costiera meridionale della provincia di Reggio Calabria. La sua particolarità risiede nella composizione chimica dell’olio essenziale ricavato dalla buccia esterna, che lo rende particolarmente richiesto dall’industria mondiale dei profumi di lusso.

Si è tenuto a Bologna lo scorso weekend l’XI congresso nazionale della Sinut (Società italiana di nutraceutica). Abbiamo chiesto al presidente, Arrigo Cicero, di illustrarci le principali novità emerse durante l’assise e quali gli spunti di riflessione per lo sviluppo del settore. Urgono, un riconoscimento normativo moderno e funzionale e l’implementazione di studi clinici randomizzati di media-lunga durata.

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