L’assunzione di Dha (acido docosaesaenoico) ad alte dosi nella seconda parte della gravidanza è in grado di ridurre il tasso di parti pretermine e prevenirne i pericoli correlati. Sono i risultati di uno studio condotto da clinici dell’University of Kansas medical center, finanziato dai National institutes of health e pubblicato nei giorni scorsi su EClinicalMedicine.

Il consumo regolare di sardine aiuta a prevenire la comparsa di diabete, grazie al prezioso contenuto di taurina, Omega-3, calcio e vitamina D. Questi i risultati di uno studio condotto da ricercatori spagnoli e pubblicato su Clinical nutrition che ha arruolato 152 pazienti di età pari o superiore a 65 anni a cui era stato diagnosticato uno stato di prediabete (glicemia tra 100-124 mg/dl).

 

Non esistono a oggi elementi per ritenere che l’aumento del rischio di fibrillazione atriale possa riguardare anche le persone sane che utilizzano integratori di Omega-3.
Così Integratori Italia, associazione che rappresenta l’industria del settore in seno a Union Food, afferente a Confidustria, sottolinea in un comunicato emesso dopo la pubblicazione sull’European heart journal – Cardiovascular pharmacotherapy, nei giorni scorsi, di una metanalisi in cui si evidenziava il rischio di comparsa di fibrillazione atriale con l’impiego di integratori a base di olio di pesce.

Mentre è certo è il ruolo della dieta come importante fattore di rischio per l'incidenza e la severità del primo ictus, poche sono le evidenze in prevenzione secondaria. Gli studi Vitatops 10 e Visp 11, condotti all'inizio degli anni Duemila, non hanno riscontrato alcun beneficio significativo dell'integrazione con vitamine del gruppo B (acido folico, vitamine B6 e B12) nel ridurre l'incidenza di ictus ricorrenti.

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