La steatosi epatica non alcolica (Nafld) è una condizione clinica caratterizzata dall’infiltrazione degli epatociti da parte dei lipidi. È molto diffusa nella popolazione generale, colpendo il 25% degli adulti, con una prevalenza raddoppiata nei pazienti con sindrome metabolica, diabetici e obesi. Quasi un terzo dei casi di Nafld evolve in steatoepatite non alcolica (Nash), una condizione più grave caratterizzata da stato infiammatorio e da una degenerazione tissutale che può sfociare, nel tempo, in fibrosi e cirrosi epatica.

Il fegato svolge un ruolo essenziale in una varietà di processi biochimici complessi, tra cui il metabolismo dei macronutrienti, l'attivazione e la conservazione delle vitamine, la detossificazione e l'escrezione dei prodotti di scarto. Non sorprende, perciò, che il danno epatocellulare si traduca in squilibri metabolici che aumentano cumulativamente il rischio di sviluppare malnutrizione proteico-calorica e alterazioni dei micronutrienti.

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