Resveratrolo migliora funzioni cognitive nelle donne in menopausa

15 Aprile 2020

Resveratrolo a basse dosi long-term migliora le performance cognitive nelle donne in menopausa, con un ringiovanimento delle prestazioni addirittura di dieci anni. Sono le conclusioni di un trial clinico australiano da poco pubblicato su Nutrients nel quale 129 donne di età compresa tra i 45 e gli 85 anni sono state randomizzate a ricevere per 12 mesi 75 mg di resveratrolo b.i.d o placebo, invertendo i gruppi nei dodici mesi successivi.

Le funzioni cognitive sono state misurate attraverso una batteria di 10 test validati su base internazionale, utili a valutare parametri specifici, dalla velocità di processo e flessibilità cognitive, all’articolazione del linguaggio, alle abilità mnemoniche.

Nel contempo, sono stati rilevati parametri fisiologici quali flusso ematico cerebrale e responsività cerebrovascolare, insieme marker cardiometabolici, dalla pressione arteriosa, alla colesterolemia, alla glicemia.

 “Abbiamo osservato un miglioramento generale delle prestazioni cognitive, anche con una regressione dei fenomeni di declino con un ringiovanimento delle performance fino a dieci anni” sottolineano gli Autori.

“Tali benefici parrebbero correlati a un miglioramento della funzione endoteliale indotta dal resveratrolo. Si determinerebbe, infatti, un maggior afflusso ematico a livello cerebrale legato a una serie di processi metabolici che portano ad aumentato rilascio di ossido nitrico da parte delle cellule endoteliali, in grado così da una parte di garantire maggiore elasticità alle pareti vascolari e, dall’altra, di dare risposta alla crescente richiesta di ossigeno legata allo sforzo cognitivo”.

Tra i limiti dello studio, il fatto che il campione contemplasse esclusivamente donne in menopausa e in buona salute e, per questo, non è possibile trasferire i risultati sulla popolazione generale. Saranno, inoltre, necessari ulteriori studi per verificare gli effetti su fasce a rischio quali, per esempio, ipertesi e diabetici.

Così concludono gli Autori: “I risultati confermano i benefici cognitivi a lungo termine di un’integrazione con resveratrolo a basso dosaggio, attribuibili, almeno in parte, al miglioramento della circolazione sanguigna a livello cerebrale e a una maggiore reattività vasomotoria. Basse dosi di resveratrolo sono risultate ben tollerate nel corso dei dodici mesi. Possiamo, dunque, concludere che i nostri dati supportano l’impiego di resveratrolo nel contrastare il declino cognitivo legato all’età nelle donne in menopausa. Seguirà, nei prossimi mesi, la pubblicazione dei dati relativi agli effetti del resveratrolo su apparato osteoarticolare, funzione motoria e qualità della vita: a quel punto capiremo quale ruolo può svolgere il resveratrolo nella promozione della salute della donna”.

 

 

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