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Probiotici, prebiotici, sinbiotici: effetti sulla salute cardiometabolica

05 Marzo 2024

L’interazione tra microbiota intestinale e ospite è al centro dell’interesse della ricerca biomedica e offre interessanti spunti diagnostici e di trattamento. Il microbiota intestinale, un meta-organo composto da varie tipologie di microorganismi (batteri, virus, protozoi, miceti, ecc.), svolge un ruolo importante nel mantenimento della salute e nella prevenzione di malattie sistemiche (oltre a quelle gastrointestinali) tra cui quelle cardiovascolari e metaboliche, associate ad alterazioni della composizione e riduzione della biodiversità del microbiota intestinale (disbiosi), insieme a un aumento della permeabilità della barriera mucosale.

Una corretta alimentazione è la prima azione da mettere in atto, dato che la composizione del microbiota intestinale dipende per oltre il 50% dalla nutrizione stessa.

In aggiunta a ciò, può essere utile l’integrazione con ceppi batterici dotati di specifiche attività probiotiche, definibili anche con il termine “Next generation probiotics”.

Per esempio, in presenza di ipertensione arteriosa, interessanti effetti benefici sulla regolazione pressoria sono stati ottenuti con vari probiotici del genere Lactobacillus, anche in rapporto con la produzione di acidi grassi a catena corta (butirrato, propionato).

In caso di dislipidemia (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia) è stato dimostrato che si può ottenere una riduzione dei livelli circolanti di colesterolo e trigliceridi mediante assunzione di probiotici appartenenti ai generi Lactobacillus e Bifidobacterium. In particolare, il Lactobacillus longus BB536 possiede una elevata attività di idrolasi dei sali biliari che, a livello del lume intestinale, permette di scindere i sali biliari presenti, in modo da favorire la escrezione fecale del colesterolo ivi presente, anziché il suo riassorbimento col circolo enteroepatico.

Nella prevenzione e trattamento di obesità e diabete mellito tipo 2 è ben consolidato il ruolo importante dei probiotici dei generi Akkermansia e Bacteroides spp. Entrambe queste condizioni patologiche si associano a ridotte quantità di Akkermansia muciniphila a livello intestinale e, pertanto, la supplementazione con questo ceppo ha mostrato una buona utilità.

Inoltre, risultati interessanti in tema di calo ponderale e controllo glicemico sono stati ottenuti con i probiotici Faecalibacterium prausnitzii (con azione antinfiammatoria e favorente l’integrità della barriera mucosale intestinale), Anaerobutyricum hallii, Anaerobutyricum soenhgenii, Bacteroides uniformis, Bacteroides coprocola, Parabacteroides distasonis, Parabacteroides goldsteinii, Odoribacter laneus e Christensenella minuta.

Inoltre, Hafnia alvei gioca un ruolo interessante nel controllo dell’obesità, anche grazie alla produzione della proteina ClpB, in grado di produrre sazietà attivando il recettore melanocortinico.

Probiotici, prebiotici e la loro associazione (sinbiotici) rappresentano quindi un importante strumento per migliorare la salute cardiovascolare e metabolica, modulando il microbiota intestinale e la secrezione di peptidi intestinali, migliorando la disbiosi e la permeabilità intestinale e riducendo l’infiammazione cronica di basso grado.

Paolo Magni, Maria Daglia, Silvia Migliaccio

Fondazione italiana per il cuore

BIBLIOGRAFIA

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  • Natalia G Vallianou, Dimitris Kounatidis, Dimitrios Tsilingiris, Fotis Panagopoulos, Gerasimos Socrates Christodoulatos, Angelos Evangelopoulos, Irene Karampela, Maria Dalamaga. The Role of Next-Generation Probiotics in Obesity and Obesity-Associated Disorders: Current Knowledge and Future Perspectives. Int J Mol Sci. 2023 Apr 4;24(7):6755. doi: 10.3390/ijms24076755.

 

 

 

 

 

 

 

 

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