Con range di glucosio tra 100 e 125 mg/dL, quandanche dieta e attività fisica non dovessero raggiungere i risultati sperati, vi è la possibilità di usare prodotti di derivazione naturale in grado di far recedere la situazione dalla classe Igt (intolleranza al glucosio) o Ifg (Impaired fasting glucose, alterata glicemia a digiuno) a euglicemia.

I dati di consumo confermano la centralità degli integratori nella ricerca di benessere e nella prevenzione di patologie minori. Un comparto che sviluppa quasi 3,5 miliardi di fatturato e che nel canale di adozione, la farmacia, ha realizzato negli ultimi 6 anni una crescita media di quasi il 7%.

L’accreditamento degli integratori nella prevenzione primaria richiede passaggi obbligati che partono dalla costruzione dell’identità dell’integratore alimentare stesso rispetto all’alimento, un’identità che deve basarsi su specifici parametri standard di qualità del prodotto oltre che su una corretta comunicazione a medico e farmacista che sono oggi i principali interlocutori del consumatore.

Persone che investono nella propria salute migliorando stili di vita, alimentazione e anche ricorrendo all’uso di una corretta integrazione, si rivolgeranno sempre più tardi al Sistema sanitario nazionale con minor consumo di visite, diagnosi e farmaci.