In Europa, quasi due terzi degli adulti e un bambino su tre sono in sovrappeso o obesi e siamo ben lontani dal raggiungere l’obiettivo prefissato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per limitare le malattie non trasmissibili (Ncd) e fermare il costante incremento di peso entro il 2025. A denunciare la situazione allarmante è il Rapporto europeo sull'obesità regionale pubblicato nei giorni scorsi proprio dall’Oms, in cui si sottolinea come l'obesità sia tra i principali determinanti di morte e disabilità nel nostro Continente.

Cirrosi dovuta a obesità e abuso di alcol. Questa la maggiore preoccupazione, oggi, per gli epatologi, che hanno lanciato l’allarme nel corso del 54° Congresso nazionale Aisf (Associazione italiana per lo studio del fegato) tenutasi a Roma la scorsa fine di marzo.

Migliorare la qualità del sonno riduce significativamente la quantità di calorie assunte durante la giornata in caso di sovrappeso/obesità. A segnalarlo, uno studio da poco pubblicato su Jama internal medicine, condotto su 80 adulti (51% maschi), di età compresa tra i 21 e i 40 anni, con Bmi tra 25,0 e 29,9.

In occasione della Giornata mondiale dell’obesità tenutasi lo scorso 4 marzo, un gruppo interdisciplinare di professionisti ha presentato una lettera aperta a rappresentanti di Governo, ministero della Salute, Parlamento, presidenti di Regione, Sindaci e autorità sanitarie nazionali e locali per richiamare l’esigenza di considerare l’obesità una priorità sociosanitaria e sollecitare a un’azione sinergica e rapida.

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