Studio Uk: cresce uso di integratori in pazienti con cancro. Mancano, però, prove di efficacia

12 Gennaio 2022

È sempre più frequente l’impiego di integratori in persone guarite dal cancro o in corso di malattia, nella convinzione che possa rappresentare un utile freno alla comparsa di recidive. Una fotografia del fenomeno arriva dal Regno Unito, grazie a una ricerca pubblicata su Cancer, organo ufficiale dell’American cancer society, che ha visto la collaborazione tra l’University college London e il Leeds institute of health science.

Sono stati presi in esame 1.049 adulti con diagnosi di cancro a seno, prostata o colon-retto nel Regno Unito, tutti già arruolati nell'Advancing survival cancer outcomes.

I partecipanti hanno completato una survey sulle loro abitudini alimentari, compreso l’uso di integratori, nelle 24 ore precedenti l’intervista, avvenuta per mail o per via telefonica.

Dall’indagine è emerso che il 40% aveva assunto integratori ritenendo, nel 19% dei casi, che questo rappresentasse un intervento efficace nel ridurre il rischio di recidiva della malattia.

Incrociando i dati, maggiori consumatori sono risultate le donne, coloro che erano più convinti di prevenire così una recidiva e chi, nella dieta, registrava un consumo di 4-5 porzioni giornaliere di frutta e verdura, mentre scarso successo degli integratori si è registrato tra gli obesi.

Gli oli di pesce sono risultati gli integratori più comunemente usati, assunti dal 13% dei partecipanti mentre, tra le donne, il calcio, con o senza vitamina D, si segnala come il più ampiamente utilizzato, in virtù del rischio osteoporotico spesso correlato alle terapie.

“Le linee guida per la prevenzione del cancro raccomandano una dieta sana e un'attività fisica, ma non il ricorso agli integratori alimentari, poiché gli studi clinici, a oggi, non sono riusciti a dimostrarne l’efficacia se non, piuttosto, potenziali effetti dannosi, specie nelle interferenze con le terapie in corso”, commentano gli Autori. “Con la nostra indagine, abbiamo potuto verificare come una persona su cinque pensasse erroneamente che l'assunzione di vitamine o altri integratori avrebbe aiutato a ridurre il rischio di una recidiva del cancro. Con l'aumento del numero di persone colpite da cancro, vediamo crescere la domanda di un approccio più olistico alla malattia. Proprio per questo, è fondamentale un’informazione corretta sul ruolo degli integratori, considerata la mancanza di prove che riducano la recidiva del cancro, sottolineando, invece, i benefici di un'alimentazione sana e dell'attività fisica. È importante che qualsiasi malato di cancro che sta considerando di assumere integratori ne discuta con il proprio medico di riferimento”.

Nicola Miglino

 

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