Il microbiota si fa opera d’arte: premiati a Milano gli studenti della Naba

15 Aprile 2024

Si è svolta lo scorso 12 aprile a Milano, presso la Nuova accademia di belle arti (Naba), la premiazione della terza edizione di Bacteriart, progetto ideato da Naba e Yakult Italia che ha visto sfidarsi gli studenti del triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali dell’Accademia nel tradurre in opere d’arte - tra scultura, tecnologie digitali e arti performative - il ruolo del microbiota per la nostra salute. In particolare, in questa edizione si è voluto esplorare anche il collegamento tra l’insieme dei microrganismi che ci circonda e ci accompagna e le nostre relazioni interpersonali.

Questi i giovani artisti premiati:   

Silvestro’s Studio, composto da Davide Barbieri, Elisa Ceneri, Davide Militano, si è aggiudicato il “Premio BacteriArt” con la sua opera Pseudocoralis.

Il nucleo del lavoro risiede nell’intreccio tra il concetto di comunicazione e l’indagine dello spazio vuoto. La riflessione si concentra sul tema “dall’invisibile al visibile”, abbracciando l’idea di concepire il suono come un’entità invisibile, ma capace di creare forme nello spazio. Le strutture risultanti connettono il mondo microscopico dei batteri, l’ambiente e l’uomo”.

Silvestro's Studios

A Fase Log di Alessandra Redondi è andato il riconoscimento “Premio Shirota” per l’approfondimento scientifico nella progettazione.

In Fase Log micro e macro si confondono: le realtà cittadine, “colonie umane” inquadrate dall’alto, assumono la forma di colonie batteriche visibili difficilmente ad occhio nudo. L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si incontrano nello stesso momento palesando dinamiche simili, che li legano nonostante le differenti prospettive”.

Alessandra Redondi


All’opera dal titolo Spots di Margherita Marzani è stato assegnato il “Premio Nuove Visioni” per l’interpretazione innovativa del tema assegnato.

In Spot si intende giocare con l’imprevedibilità dei batteri al fine di creare dei pattern che possano essere modificati attraverso spostamenti e sovrapposizioni. Il progetto si avvale di una videoproiezione e di un’animazione per coinvolgere lo spettatore che sarà chiamato ad interagire con forme e colori”.

Margherita Marzani


Oltre ai progetti vincitori, sono state presentate le opere realizzate dagli studenti Maria Camila Duque Acosta, Cristina Malerba, Kenny Alexander Laurence, Stefania Meleaca, Chiara Porzio e Giulia Allegrone.

 

Premiati, partecipanti e giuria

La giuria, guidata da Michelangelo Pistoleto, annoverava artisti di fama internazionale quali Agnieszka Kurant, Nomeda e Gediminas Urbonas e Tomás Saraceno, insieme a esperti quali Patrizia Brigidi, Ordinario di Biotecnologie delle fermentazioni presso l'Università di Bologna, Valeria Sagheddu, microbiologa e ricercatrice, Giulia Ronchi, direttrice editoriale di exibart, Alice Poli, Wellness Editor di Vanity Fair Italia e Arianna Rolandi, drettrice Science and corporate communication di Yakult Italia, oltre ai referenti dell’Accademia Marco Scotini, Naba Visual arts department head, e Andris Brinkmanis, Course leader del Triennio in Pittura e Arti Visive.

“Yakult è un’azienda ancorata alla ricerca scientifica e impegnata a lavorare per una società più sana”, sottolinea Arianna Rolandi. “Con questa visione, scegliamo i nostri partner con i quali sviluppiamo progetti educazionali in grado di avvicinare la scienza, e in particolare la microbiologia, al maggior numero di persone possibili. Con questo progetto di successo, realizzato grazie alla collaborazione con Naba, abbiamo scelto il linguaggio dell’Arte per rendere visibile il mondo invisibile dei batteri che costituiscono il nostro microbiota e che supportano la nostra salute. E cosa c’è di più curativo dell’arte per il nostro benessere psico-fisico? Grazie a BacteriArt gli studenti-artisti di Naba hanno saputo cogliere e trasformare in emozionanti opere d’arte concetti scientifici complessi, con lo stesso impegno richiesto ai ricercatori e agli scienziati.”

Conclude Patrizia Brigidi: “La complessità del microbiota intestinale e le sue interazioni con le relazioni personali sono sorprendenti. Questo vasto ecosistema microbico, composto da una varietà di organismi, svolge un ruolo cruciale nella salute umana, influenzando non solo la nostra fisiologia, ma anche le dinamiche sociali e relazionali. Il microbiota intestinale emerge come un protagonista, non solo nelle arti performative proposte dagli studenti, ma anche nelle connessioni tra gli individui, riflettendo la convivenza e le abitudini condivise che caratterizzano le relazioni umane. La sensibilità dei partecipanti al progetto BacteriArt permette, edizione dopo edizione, di scardinare la convinzione che i batteri siano solo negativi e di far passare il messaggio che tra questi microrganismi esiste un micromondo positivo essenziale per la nostra salute.” 

Nicola Miglino

 

 

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