Ne sono ricchi le membrane cellulari e i mitocondri di diversi organi a partire proprio dal cuore cui provvede a un adeguato rifornimento di energia, esercitando anche un’importante funzione antiossidante e antinfiammatoria. Parliamo del CoQ10 che proprio per queste caratteristiche ha catturato l’attenzione degli scienziati tesi a comprenderne il ruolo quale integratore alimentare nelle patologie cardiovascolari o nella gestione dei fattori di rischio associati con patologie cardiovascolari. Ecco così che è stata da poco pubblicata una review da parte di un gruppo di ricercatori italiani che ha fatto il punto sull’argomento. Ne abbiamo parlato con uno degli Autori, Alma Martelli, Professore associato di Farmacologia presso il dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa.

Abbassa il rischio di mortalità generale, di quella cardiovascolare e l’incidenza di eventi quali infarto e ictus. Il consumo regolare di integratori di olio di pesce si rivela un vero toccasana per cuore e vasi secondo quanto riportato da uno studio di popolazione condotto in Uk e pubblicato sul British medical journal.

Pubblicata di recente su Jama cardiology una metanalisi che aveva come obiettivo verificare se una supplementazione con Vitamina D possa associarsi a riduzione del rischio cardiovascolare.

L'Ema (Agenzia europea dei medicinali) ha confermato che i medicinali a base di acidi grassi omega-3 contenenti un’associazione di un estere etilico di acido eicosapentaenoico (Epa) e acido docosaesaenoico (Dha) alla dose di 1 g al giorno non sono efficaci nel prevenire la ricorrenza di problemi cardiaci e circolatori in pazienti che hanno avuto un infarto

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