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Trattamento nutrizionale del diabete di tipo 2: linee guida europee

19 Settembre 2023

Cosa dovrebbero mangiare le persone per la prevenzione, la gestione e la remissione del diabete di tipo 2? Recentemente, sono state pubblicate le linee guida della Società europea di diabetologia (Easd) con l’obiettivo di fornire ai professionisti parametri oggettivi per impostare le terapie nutrizionali.

Le raccomandazioni su carboidrati, fibre, dolcificanti e sull'indice glicemico nel trattamento nutrizionale del paziente con diabete di tipo 2 sono supportate da molte revisioni sistematiche e metanalisi pubblicate in letteratura.

Le diete ricche di fibre hanno dimostrato di essere protettive contro le malattie cardiometaboliche e la mortalità prematura. L'aumento dell'assunzione di fibre può migliorare i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue e il peso corporeo, migliorando la gestione del diabete. I maggiori benefici in relazione ai livelli glicemici sono stati osservati quando si passa da assunzioni basse a moderate o elevate: i pazienti con diabete, insulino-resistenza o alterata glicemia a digiuno dovrebbero consumare almeno 35 g di fibre al giorno, ma effetti benefici sono stati notati anche con quantità inferiori che per alcune persone risultano più accettabili.

Oltre ai miglioramenti nei lipidi nel sangue associati alla sostituzione dei grassi saturi con grassi insaturi, le revisioni sistematiche di studi randomizzati che includevano alcuni partecipanti con diabete hanno identificato ulteriori benefici cardiometabolici con tali sostituzioni. La sostituzione dei grassi saturi con grassi polinsaturi si traduce in riduzioni di HbA1c, concentrazione di glucosio a digiuno e contenuto di grasso epatico e miglioramento della valutazione del modello omeostatico di insulino-resistenza (Homa-IR). Sebbene le prove appaiano un po’ più forti per sostituire i grassi saturi con polinsaturi piuttosto che monoinsaturi, questi grassi si trovano nelle stesse fonti alimentari come oli vegetali, noci e semi. Per quanto riguarda la natura dei grassi polinsaturi, dovrebbero essere raccomandati quelli contenenti sia acidi grassi n-6 che n-3, con la maggiore proporzione da fonti ricche di acidi grassi n-6.

Le prove per l'uso di integratori n-3 nel trattamento del diabete hanno mostrato nessun o poco beneficio per la riduzione del rischio cardiovascolare, ma c'è, tuttavia, un certo supporto per raccomandare il consumo regolare di pesce grasso come ulteriore mezzo per ridurre il rischio nelle persone con diabete. 

Ci sono due scuole di pensiero riguardanti l'assunzione di proteine. Sono state sostenute diete sia a basso che ad alto contenuto proteico. L'assunzione di proteine >20% dell'energia totale non è stata studiata a lungo termine nelle persone con diabete di tipo 2 ed è per questo motivo che le ultime linee guida pubblicate dall’Easd raccomandano diete ad alto contenuto proteico (>20% di energia totale) per periodi brevi.

Contemporaneamente è sconsigliato un apporto inferiore al 10% di energia totale rischia di essere carenziale sul fronte proteico, soprattutto per quelle persone anziane che possono richiedere maggiori assunzioni proteiche (≥15% di energia totale) per mantenere la massa muscolare ed evitare la sarcopenia.

Studi in persone con malattia renale da moderata a grave (eGFR <60 ml/min per 1,73 m2, cioè stadio 3a o inferiore) sono molto limitati e l’evidenza che l'elevato apporto proteico acceleri la perdita della funzione renale nelle persone con diabete non è sempre osservata. Per il momento, quindi, le linee guida pubblicate dall’Easd raccomandano che l'assunzione di proteine rientri nel range normale, possibilmente nei valori inferiore.

Nella pratica, vengono enfatizzati alcuni principi dietetici chiave: il mantenimento di un peso sano è fondamentale sia per prevenire che per gestire il diabete di tipo 2 e un modello di assunzione di cibo che mitiga il rischio di diabete di tipo 2 include il consumo abituale di verdure, frutta, legumi, cereali integrali e fibre di cereali, latticini come yogurt e noci. Al contrario, il rischio di diabete di tipo 2 è elevato con un modello di assunzione dietetica abituale che include carne rossa trasformata e non trasformata, cereali raffinati e bevande zuccherate. Questa evidenza fornisce il supporto che alcuni alimenti dovrebbero essere enfatizzati e promossi mentre il consumo di altri dovrebbe essere ridotto o evitato, piuttosto che l'adagio su tutto con moderazione.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Evidence-based European recommendations for the dietary management of diabetes. Diabetologia (2023) 66:965–985.
  • Embracing complexity: making sense of diet, nutrition, obesity and type 2 diabetes. Diabetologia volume 66, pages786–799 (2023)

 

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