Microplastiche negli oceani: cresce il rischio tumori attraverso il cibo

13 Luglio 2022

Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e presidente nazionale della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, è intervenuto alla Ocean Conference 2022, promossa dalle Nazioni unite (Lisbona 27 giugno-1 luglio 2022) per parlare delle prospettive di cancerogenesi provocate dalle microplastiche presenti nei mari del nostro pianeta.

È infatti ormai scientificamente consolidato che le microplastiche, particelle derivanti da materiale plastico che hanno dimensioni inferiori ai 5 mm e che si ritrovano negli alimenti, acqua compresa, sono responsabili di lesioni infiammatorie, stress ossidativo, mutagenicità e quindi cancerogenicità. A causa delle oltre otto tonnellate di materiale plastico presente nei nostri mari, ognuno di noi ingerisce in media ogni anno oltre 250 grammi di microplastica contenente un insieme di sostanze chimiche, dai bisfenoli ai policlorobifenili, che incidono negativamente anche sul sistema immunitario, favorendo l’insorgenza di varie patologie che coinvolgono persino lo stato di benessere dei bambini.

"Oggi siamo di fronte ad una crisi globale che tutti i governi dovrebbero, con la dovuta urgenza, affrontare e responsabilmente risolvere, per il bene delle future generazioni e della stessa umanità. I sensibili rischi tossicologici per l’essere umano determinati dall’inquinamento plastico rappresentano una grave minaccia anche per la fauna selvatica. Di qui il bisogno di un intervento strategico, globale, inerente allo smaltimento dei rifiuti, da parte di tutti i governi del mondo" dichiara Schittulli.

Tra le azioni più urgenti da intraprendere, oltre alla bonifica degli oceani (sul cui fondo vi sarebbero circa 15 milioni di tonnellate di microplastiche), la sostituzione delle microplastiche presenti nei prodotti cosmetici, per l’igiene personale e della casa, nei materiali edili, nell’industria e nell’agricoltura, con alternative naturali biodegradabili. "Si tratta di un problema epocale che contribuisce ad alimentare la severa pandemia da cancro che imperversa nel mondo ogni anno, registrando oltre 20 milioni di nuovi casi e 10 milioni circa di decessi. Per questo motivo noi della Lilt sentiamo sempre più impellente l’impegno nella diffusione della cultura della prevenzione come metodo di vita" conclude Schittulli.

La Ocean conference ambisce a stimolare importanti trasformazioni strutturali e soluzioni comuni e condivise, ancorate agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Per mobilitare l'azione, la Conferenza cerca di promuovere le necessarie soluzioni innovative basate sulla scienza, volte ad avviare un nuovo capitolo dell'azione globale per gli oceani. Le soluzioni per una gestione sostenibile degli oceani comprendono tecnologie verdi e usi innovativi delle risorse marine, affrontando le minacce alla salute, all'ecologia, all'economia e alla governance dell'oceano.

Elisabetta Torretta

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