Nel 2021, 7,7 milioni di italiani di età superiore a 11 anni (20% uomini, 8,7% donne) hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio. Tre milioni e mezzo di persone hanno bevuto per ubriacarsi e 750 mila sono stati coloro che hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute, a livello fisico o mentale.
“I consumi di alcol in Italia evidenziano una situazione di ritorno ai livelli pre-pandemia Covid-19, anche se cresce l’esposizione al rischio da parte delle donne, tanto giovanissime, quanto anziane”, afferma Emanuele Scafato, direttore dell’Ona-Iss. “Al fine di delineare la roadmap di una prevenzione nazionale ma anche mirata, il più efficace possibile, è necessario intercettare tutti i consumatori a rischio, a sostegno oltretutto degli obiettivi delle strategie europee e globali”.
Il quadro dei 36 milioni di consumatori di alcol in Italia (20 milioni gli uomini e 16 le donne) è ricco di dettagli. Dieci milioni e mezzo di italiani sopra i 18 anni hanno bevuto alcol quotidianamente. Tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i giovani, le donne e gli anziani. Spiccano i 3,5 milioni di binge drinker, soprattutto maschi di tutte le età (83 mila sono minori). Inoltre, i consumatori dannosi di bevande alcoliche in necessità di trattamento sono stati 750 mila di cui solo l’8,5% è stato intercettato.
La situazione negli ospedali, infine, testimonia quanto descritto finora. Nel 2021, si sono registrati 35.307 accessi ai Pronto soccorso, di cui il 10 % circa richiesto da minori (ragazze in proporzione doppia rispetto ai coetanei), e 45.270 dimissioni ospedaliere, causati entrambi dall’alcol, segnando in un anno un incremento, rispettivamente, del 20,2% e del 4,2%.
Nicola Miglino