Una dieta a basso contenuto in Fodmap, ovvero carboidrati cosiddetti fermentabili (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli), migliora i sintomi dei pazienti con Sindrome dell’intestino irritabile (Ibs), influenzando diversi fattori biochimici coinvolti in questo disturbo, incluso lo stato di salute della barriera intestinale e i livelli di vitamina D. Queste le conclusioni di uno studio da poco pubblicato su Nutrients testo proprio a valutare la relazione tra livelli di vitamina D, misurata come 25(OH)D, la permeabilità intestinale e l'integrità della barriera gastrointestinale in pazienti con Ibs diarroica sottoposti a dieta a basso contenuto in Fodmap per 12 settimane. Ne abbiamo parlato con Francesco Russo, coordinatore del laboratorio di Fisiopatologia della nutrizione dell’Irccs “Saverio de Bellis” di Castellana Grotte (Bari) che ha promosso la ricerca.