È il testo base più completo sulle attuali conoscenze del rapporto tra geni e nutrienti. Parliamo di Principles of nutrigenetics and nutrigenomics: fundamentals of individualized nutrition (R. De Caterina, J. A. Martinez, M.Kohlmeier; Academic Press; 410 euro; pp.586), curato da tre autentiche autorità nel campo, con contributi di scienziati che hanno segnato la storia con le loro ricerche sull’espressione genica regolata dal cibo.

Quattro mosse per orientarsi nella giungla dei test genetici alimentari. È quanto propone un gruppo di esperti che sul Journal of the academy of nutrition and dietetics ha pubblicato un vero e proprio algoritmo decisionale con l’obiettivo di aiutare il professionista della nutrizione da una parte a formarsi nella maniera più completa possibile e, dall’altra, a supportare il paziente lungo il percorso diagnostico e di trattamento.

Popolazioni della Cina, della Corea e del Giappone che per prime, più di diecimila anni fa, hanno iniziato a utilizzare stabilmente il riso come risorsa nutritiva hanno evoluto adattamenti metabolici che oggi le  proteggono dagli effetti nocivi dell’occidentalizzazione delle loro abitudini alimentari. A proporre la tesi uno studio internazionale coordinato da ricercatori dell’Università di Bologna e pubblicato sulla rivista Evolutionary Applications, che ha analizzato e messo a confronto il genoma di oltre duemila individui appartenenti a 124 popolazioni est-asiatiche e sud-asiatiche.

“La nutrizione di precisione rappresenta al momento un ipotetico approccio per la predizione, la prevenzione e il trattamento di alcune delle principali malattie croniche nel singolo individuo. È pertanto necessaria estrema cautela prima di annunciare l’inizio di una nuova era”.

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