Al via Progetto Umberto per studiare il rapporto tra dieta e tumori

07 Dicembre 2022

Fondazione Umberto Veronesi e Irccs Neuromed di Pozzilli hanno annunciato l’avvio del Progetto Umberto, un’iniziativa volta a capire come alcune caratteristiche degli alimenti possano influenzare il rischio a lungo termine di sviluppare un tumore, in particolare a seno, colon retto e prostata.

Il progetto si avvale di una piattaforma informatica, una biobanca e una banca dati per approfondire il rapporto tra alimentazione e tumori, con un focus particolare sulla dieta mediterranea, modello alimentare indiscusso di alimentazione sana ed equilibrata.

"L’iniziativa ci permetterà di osservare la dieta mediterranea da nuove angolazioni attraverso approcci integrati di epidemiologia”, sottolinea Maria Benedetta Donati, direttore del Neuromed biobanking center di Pozzilli, che da tempo fa parte anche del Comitato scientifico di Fondazione Umberto Veronesi.

"In parallelo, verranno anche studiati i determinanti biologici collegati alle abitudini alimentari che possono influenzare il rischio di sviluppare tumori e altre malattie, nello specifico: infiammazione, attivazione dell’emostasi mediata dall’infiammazione e metabolismo dell’insulina", precisa Licia Iacoviello, direttore del dipartimento di Epidemiologia e prevenzione di Neuromed e professore di Igiene e Salute pubblica all’Università dell’Insubria, Varese-Como.

Il progetto Umberto verrà realizzato presso il dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Irccs Neuromed, diretto da Licia Iacoviello, con un impegno della durata di cinque anni e un investimento di 1.030.000 euro da parte di Fondazione Umberto Veronesi e sarà coordinato dalla dottoressa Marialaura Bonaccio.

"In Occidente un quarto dei decessi è dovuto a malattie tumorali. È uno scenario preoccupante, che richiede di investire risorse non solo per migliorare terapie e diagnosi, ma per prevenirne l’insorgenza. È urgente studiare e valorizzare il ruolo degli stili di vita nella prevenzione di queste patologie, soprattutto per quanto riguarda le abitudini alimentari", sottolinea Chiara Tonelli, presidente del Comitato scientifico di Fondazione Veronesi e professoressa di Genetica presso l’Università degli Studi di Milano.

Conclude Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi: "Da ormai vent’anni la nostra Fondazione è impegnata a promuovere la ricerca scientifica di eccellenza in oncologia e progetti di prevenzione. In linea con questa missione, il Progetto Umberto e la Piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi e Irccs Neuromed per lo studio di alimentazione, stili di vita e tumori rappresentano il capitolo più recente di un sodalizio avviato dal 2015, che ha visto Fondazione Umberto Veronesi impegnata  nel finanziamento di otto eccellenti ricercatori e ricercatrici e di un progetto biennale di studio sull’obesità".

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