Le persone sono stati intervistate utilizzando un questionario di frequenza alimentare riproducibile e validato. Si sono poi applicati i dati sulla composizione di alimenti e bevande per stimare l'assunzione nella dieta delle sei classi più comuni di flavonoidi: isoflavoni, antocianidine, flavan-3-oli, flavanoni, flavoni e flavonoli.
"I flavonoidi hanno attirato l'attenzione scientifica grazie alla loro capacità antiossidante e all'effetto anti-cancerogeno osservato in vari tipi di tumore”, dice Valentina Rosato, ricercatrice dell'unità di Statistica medica e biometria, Int. “Abbiamo trovato una riduzione significativa del rischio di tumore della vescica del 44% nei soggetti che osservavano l'assunzione maggiore nella dieta di isoflavoni e del 36% nei soggetti con un'elevata assunzione di flavoni, rispetto ai soggetti con il consumo più basso. Per le altre classi di flavonoidi e flavonoidi totali non abbiamo invece trovato un'associazione significativa con il rischio di tumore della vescica”. Nello studio, gli isoflavoni derivavano principalmente da latte di soia, zuppe a base di soia, verdure e fagioli, mentre i flavoni da spinaci, bietole, verdure, fagioli e tè.
Si tratta del primo studio che indica un'associazione inversa tra l'assunzione nella dieta di isoflavoni e flavoni e il rischio di tumore della vescica. “È biologicamente plausibile un possibile effetto dei flavonoidi sul tumore della vescica” conclude Rosato. “L'urina è una via importante per l'escrezione di flavonoidi e dei loro metaboliti e questi componenti bioattivi dietetici sono di conseguenza a diretto contatto con la mucosa della vescica”.
Tra le componenti della dieta, i flavonoidi costituiscono un ampio gruppo di sostanze bioattive e sono stati associati a tumori di varie sedi anatomiche. Possono modulare molti processi biologici di un tumore come l'apoptosi, la vascolarizzazione, la differenziazione e proliferazione delle cellule. Questi composti provengono principalmente da componenti alimentari di origine vegetale, come verdura, frutta, tè e vino rosso.
Il cancro della vescica è stato associato al fumo di tabacco, all'esposizione professionale ad ammine aromatiche, al diabete e ad alcune infezioni del tratto urinario: questi fattori di rischio però spiegano solo circa la metà dei tumori. Data in ogni caso l’esigua evidenza scientifica sulla relazione tra i composti polifenolici e il tumore della vescica, sono necessari altri studi epidemiologici per confermare le evidenze di questo primo importante lavoro condotto all’Int.