Aggiungere, tra gli effetti collaterali dei prodotti a base di Omega-3, il rischio di Fibrillazione atriale (Fa). Questo quanto deciso nei giorni scorsi dal Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac) dell’Ema, sulla base di una procedura di valutazione che ha preso in esame revisioni sistematiche e metanalisi di studi clinici randomizzati e controllati che hanno evidenziato un aumento del rischio dose-dipendente di Fa in pazienti con malattie cardiovascolari accertate o fattori di rischio cardiovascolare trattati con Omega-3 rispetto al placebo.

L'Ema (Agenzia europea dei medicinali) ha confermato che i medicinali a base di acidi grassi omega-3 contenenti un’associazione di un estere etilico di acido eicosapentaenoico (Epa) e acido docosaesaenoico (Dha) alla dose di 1 g al giorno non sono efficaci nel prevenire la ricorrenza di problemi cardiaci e circolatori in pazienti che hanno avuto un infarto

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