Il ruolo della glutammina nella malattia critica rimane controverso, ma promettente: il tasso di complicanze infettive sembra infatti inferiore con la somministrazione di questo aminoacido, così come è limitata la degenza ospedaliera, soprattutto nei pazienti chirurgici. Questo ciò che emerge da una review appena pubblicata su Nutrition, ma la storia dell’utilizzo di questa strategia integrativa è travagliata.
Un recente lavoro condotto da Harri Hemila dell’Università di Helsinki e da Elizabeth Chalker dell’Università di Sidney ha dimostrato “un’evidenza statisticamente molto significativa” del ruolo svolto dalla vitamina C nel ridurre il tempo trascorso dai pazienti nel reparto di terapia intensiva.