Un impatto devastante quello che la pandemia in corso ha avuto sul comparto caffè nel nostro Paese. Crollo del mercato Horeca, ovvero del consumo fuori casa, e di quello Vending, cioè la distribuzione automatica. Cresce solo il cosiddetto Retail, che definisce il consumo domestico e che però, da solo, non regge il disastro complessivo: Per il 2021, prospettive altrettanto poco rosee.

Il consumo di caffè può rivelarsi un ottimo alleato nella lotta al tumore prostatico, con un effetto dose/risposta, secondo quanto pubblicato di recente su Bmj Opens, rivista open access del gruppo British medical journal.

 

Covid-19 e l’isolamento forzato hanno tolto agli italiani una parte importante della loro quotidianità: il 60,3% ha sentito la mancanza del rito del caffè al bar. In particolare, è mancata la piacevole routine dell’inizio della giornata, l’incontro con gli amici e il gusto del caffè preparato al bar. Non solo: una percentuale ancora superiore, pari a oltre il 65% dei lavoratori e degli studenti, ha sofferto anche l’assenza della pausa caffè nel luogo di lavoro o di studio. Questo quanto emerge dall’indagine “Gli italiani e il caffè” condotta nel mese di ottobre 2020, a sei anni dalla prima edizione, da AstraRicerche per conto del Consorzio promozione caffè, tramite interviste on line su un campione rappresentativo di 1.000 individui, di età compresa tra i 18 e i 65 anni.

Un consumo abbondante di tè verde e caffè riduce il rischio di mortalità in chi soffre di diabete di tipo 2. Questi i risultati di uno studio osservazionale, prospettico, condotto su una popolazione giapponese e pubblicato su Bmj open diabetes research & care.

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