Il Tar del Lazio, riunitosi nei giorni scorsi in camera di consiglio, ha confermato la sospensione del decreto del ministero della Salute con il quale s'inserisce il cannabidiolo (Cbd) tra i medicinali che contengono sostanze stupefacenti. Se ne riparlerà il 16 gennaio, data fissata per l’udienza di merito. Nel frattempo, sino a quella data, olio e altri prodotti a base di Cbd che si possono ingerire, restano in libera vendita.
Il Tar del lazio ha sospeso il decreto emanato lo scorso 7 agosto dal ministero della Sanità, che ha inserito i prodotti a uso orale a base di cannabidiolo (Cbd) tra i medicinali stupefacenti acquistabili, quindi, solo in farmacia con prescrizione medica.
Dalla Germania scatta l’allarme su prodotti e integratori a base di canapa per la contaminazione da tetraidrocannabinolo (Thc). La denuncia arriva da uno studio di un gruppo di ricerca del Chemical and veterinary investigation laboratory di Karlsruhe.