Sulla base delle attuali linee guida per la gestione dell’ipertensione, le modifiche dello stile di vita e della dieta sono considerate come strategie di prima linea e tra le indicazioni pratiche un ruolo importante è attribuito alle fibre alimentari, ma senza spesso entrare nello specifico di quali. Le fibre alimentari sono generalmente distinte in due tipi in base alla loro solubilità - solubile e insolubile - e alle loro proprietà fisico-chimiche.
Il β-glucano, una fibra alimentare viscosa solubile che si trova naturalmente nell'avena e nell'orzo, ha diversi effetti fisiologici benefici e ben studiati che includono la riduzione sia delle risposte glicemiche post-prandiali che del colesterolo sierico.
Aumentare la quantità di fibre presenti nella dieta, provenienti da diverse fonti, migliora la composizione del microbiota e riduce la presenza nell’intestino di batteri che sviluppano i geni della resistenza agli antibiotici.
Una dieta ricca di fibre è legata a minor rischio di demenza invalidante. Questi i risultati di una ricerca da poco pubbIicata su Nutritional neuroscience, che ha valutato le abitudini dietetiche di 3.700 adulti sani di mezza età, seguiti per un massimo di 20 anni.