Uno studio italiano, guidato dall’Istituto di farmacologia traslazionale del Cnr, presentato a Palermo, in occasione del congresso nazionale della Società italiana di andrologia (Sia) e pubblicato lo scorso novembre su Current Research in Food Science quantifica, per la prima volta, l’effetto di una dieta sana come quella mediterranea nel migliorare i livelli di testosterone e combattere l’infertilità maschile.
Sempre più donne ricorrono a supplementi nutrizionali per aumentare le possibilità di avere una gravidanza. Solo nel 2019, il 14% di tutte le prescrizioni di integratori nel nostro Paese è stato appannaggio dell'area ginecologica. Ecco così che un gruppo di ricerca guidato da Carlo Foresta e Andrea Garolla, dell’unità di Andrologia e Medicina della riproduzione - Centro di crioconservazione dei gameti maschili, presso il dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, ha deciso di fare il punto sul ruolo dei principali ingredienti in una review pubblicata di recente su Nutrients.
Migliorare la qualità dello sperma con un integratore a base di licopene. Questa la prospettiva dopo la pubblicazione dei risultati di un trial randomizzato in doppio cieco condotti da ricercatori dell’Università di Sheffield e pubblicato sull’European journal of nutrition.
La diminuzione della qualità del seme umano è oggi una realtà in tutto il mondo, con maggiore prevalenza nei paesi sviluppati e industrializzati, indicando i cambiamenti nei fattori di stile di vita modificabili come cause principali.
In letteratura si trovano numerosi studi che mettono in relazione la qualità spermatica con interi schemi dietetici, gruppi di alimenti e singoli nutrienti, integratori alimentari e antiossidanti.