Prurito su tutto il corpo, mal di testa, nausea, vomito e crampi addominali. Sintomi che, se compaiono dopo aver mangiato pesce, devono far sospettare la cosiddetta “sindrome sgombroide”, un’intossicazione alimentare legata alla presenza di istamina nel cibo. Una ricerca dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo (Izsam), esaminando i dati raccolti in otto anni di controlli istituzionali eseguiti nella regione Abruzzo, evidenzia l’importanza delle corrette procedure di lavorazione e conservazione del pesce, dalla rete del peschereccio al punto vendita. Ma non solo: si può fare molto anche a casa.
A differenza della ben nota intossicazione da istamina, in cui l'agente causale è chiaramente identificato nella quantità insolitamente elevata ingerita attraverso il cibo, l'intolleranza, detta anche istaminosi alimentare o sensibilità all'istamina alimentare, è un disturbo causato da uno squilibrio nella degradazione dell'istamina alimentare che comporta l'insorgenza di sintomi di tipo allergico anche dopo l'ingestione di piccole quantità di questa ammina.