A ogni neonato sano, anche quello nato da taglio cesareo, dovrebbero essere garantiti, subito dopo la nascita, il contatto “pelle a pelle” con la propria mamma e l’attacco immediato al seno: queste pratiche, oltre ad apportare indubbi benefici sull’interazione madre-neonato, rappresentano anche un investimento sulla costruzione di un adeguato microbiota. Questo il messaggio che la Società italiana di neonatologia (Sin) ha voluto lanciare lo scorso 27 giugno, in occasione della Giornata mondiale del microbiota.
Il marketing digitale contrasta l’impegno del mondo sanitario a promuovere l’allattamento al seno, norma nutrizionale ottimale per l’infanzia. Così i pediatri e i neonatologi italiani si associano all’Organizzazione mondiale della sanità nel richiedere al legislatore un’attenzione speciale per regolamentare tempestivamente il marketing digitale, dichiarandosi preoccupati per i possibili effetti negativi sulla salute materno-infantile.
Lo scorso 28 aprile, l’Oms aveva lanciato l’allarme, pubblicando il documento Scope and impact of digital marketing strategies for promoting breastmilk substitute, volto a stigmatizzare il ruolo che il marketing digitale senza controllo o regolamentazione ha a livello globale nel pubblicizzare il latte artificiale.