Già dagli anni Novanta si sa che i germogli di broccoli contengono livelli di sulforafano 10-100 volte superiori rispetto alle piante mature e sono ben conosciute le importanti proprietà biologiche del sulforafano, soprattutto come induttore epatico degli enzimi di disintossicazione di fase 2.
Gli alimenti contenenti sostanze fitochimiche bioattive rappresentano oggi una risorsa efficace, sicura, tollerabile, pratica e poco costosa, in chiave sia di prevenzione sia di terapia nutrizionale. Ne è un valido esempio il sulforafano, un isotiocianato presente in natura prodotto da verdure crucifere come i broccoli noncé promettente agente chemiopreventivo con all’attivo studi nei tumori a seno, prostata, colon e derma, oltre che nella carcinogenesi polmonare, gastrica e vescicale.